Poche code per ora, nessuna grande polemica e riscossione senza intoppi: a livello generale, le Poste Italiane non segnalano particolare criticità dopo la decisione di anticipare il pagamento delle pensioni in maniera scaglionata qualche giorno prima del consueto. Oltre alle regole di base che trovate qui sotto per capire chi e quando deve ritirare le pensioni, occorre qualche piccola aggiunta di metodo: va rammentato infatti che il calendario di pagamento delle pensioni può subire delle variazioni a seconda degli uffici postali che risultino aperti sono in alcuni giorni della settimana (in alcuni Paesi le Poste aprono solo nei giorni pari, o dispari). Per questo motivo sono stati abilitati tutti gli sportelli a fare i pagamenti anche per pensionati che normalmente hanno altro domicilio o sistemazione; da ultimo, la riscossione della prestazione può essere effettuata sia dal titolare della prestazione che da un suo delegato, ma ai fini del calendario di scaglionamento fa sempre fede il cognome del titolare. Si ricorda che non è necessario presentarsi il primo giorno per il pagamento degli assenti, ma l’erogazione resta a disposizione come sempre 60 giorni a partire al primo giorno bancabile del mese di riferimento.



COME FUNZIONA IL PAGAMENTO DELLE PENSIONI ANTICIPATO

Come annunciato nei giorni scorsi dall’Inps e dalla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, per via dell’emergenza coronavirus lo Stato ha pensato di rendere anticipato il pagamento delle pensioni che normalmente avviene ogni primo giorno del mese (variabile se si tratta di una domenica). Perciò, per le pensioni di marzo 2020 la data sarebbe stata mercoledì prossimo 1 aprile: ma per evitare assembramenti dannosi e uscite di casa in massa delle categorie più a rischio contagio coronavirus – per l’appunto gli anziani – è stato pensato un calendario apposito che “diluisca” l’afflusso agli uffici postali e renda più gestibile l’intera filiera di pagamenti delle pensioni 2020. Così avverrà non solo per marzo, ma anche per aprile, maggio e giugno fino a quando l’emergenza coronavirus si spera sia sul calar del tramonto: venendo ai giorni nostri, il pagamento scaglionato scatta oggi 26 marzo e si conclude il prossimo 1 aprile con la scelta di dividere i pensionati per cognomi in ordine alfabetico. Ricordiamo che l’intero discorso vale per tutti i pensionati che non hanno l’accredito sul conto corrente bancario: in questo caso il servizio viene erogato normalmente nei termini previsti, mentre per chi deve ritirare l’assegno pensionistico alle Poste vale il discorso dello scaglionamento spiegato nel dettaglio qui sotto.



CALENDARIO PAGAMENTO PENSIONI MARZO 2020: I COGNOMI

I circa 850mila pensionati che ancora oggi ritirano presso le Poste il proprio assegno, saranno suddivisi così’: COGNOMI dalla A alla B (compresi) oggi giovedì 26 marzo; dalla C alla D venerdì 27 marzo; dalle E alla K la mattina di sabato 28 marzo; dalla L alla O lunedì 30 marzo; dalla P alla R martedì 31 marzo, mentre dalla S alla Z mercoledì 1 aprile. Un nota bene è essenziale per permettere il migliore funzionamento possibile: per garantire la piena continuità dei pagamenti e dato che in alcuni casi le persone – in quanto impossibilitate a muoversi dai propri attuali domicili – non sono prossime all’ufficio postale di normale riferimento, l’INPS ha autorizzato, in via eccezionale e transitoria, «Poste Italiane S.p.A. ad effettuare il pagamento delle prestazioni in circolarità su tutto il territorio nazionale». Questo vuol dire che ci si può recare in qualsiasi ufficio postale e ottenere il proprio pagamento, purché si sia in possesso di questi documenti: documento di identità; documento attestante il codice fiscale. Poste Italiane in una nota ha ben precisato che «le pensioni del mese di aprile verranno accreditate il 26 marzo per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7.000 Atm Postamat, senza bisogno di andare fisicamente presso uno sportello».

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