STIPENDI GENNAIO GIÀ VISIBILI (E IN AUMENTO)

Il mese di gennaio di apre con una gradita notizia per il personale della scuola per il quale è già tempo di stipendio. Per i dipendenti del comparto scolastico, infatti, l’importo dello stipendio per il mese di gennaio sarà più alto del previsto, come riferisce il portale Tecnica della scuola e il motivo è presto detto: non ci saranno le consuete trattenute comunali e regionali che, invece, sono previste da marzo 2020. Accedendo dalla propria area personale del portale NoiPa il lavoratore può già da ora vedere in anticipo il proprio stipendio nella sezione “Consultazione pagamenti”, con tredicesima e ritenute applicate. L’accesso avviene attraverso l’inserimento del proprio codice fiscale, password e codice captcha che varia ogni volta che si esegue l’accesso. Dal servizio “Modalità riscossione” sarà possibile anche modificare la funzionalità che permette di modificare la modalità di accredito dello stipendio, sempre tramite il sito NoiPa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



PAGAMENTO PENSIONI 2020 E STIPENDI NOIPA GENNAIO

Se per il pagamento delle pensioni relative al mese di gennaio l’INPS ha fissato al 3 gennaio (quindi domani) la riscossione di quanto dovuto, meglio è andato al personale della Pubblica Amministrazione, che già nella giornata di oggi, giovedì 2 gennaio, si è visto accreditare sul portale NoiPA il proprio stipendio. Una boccata d’ossigeno per le finanze di molti italiani, messe a dura prova da un periodo come quello delle vacanze natalizie che tradizionalmente finisce per erodere i risparmi tra regali e pranzi vari. Come riferito dal portale ScuolaInforma, NoiPA ha già reso disponibile la consultazione degli importi degli stipendi di gennaio 20202020 per docenti e ATA con contratto a tempo indeterminato e i supplenti al 31 agosto o fino al termine delle lezioni. E in tanti hanno già riscontrato un aumento di qualche decina di euro dovuta all’assenza di trattenute per le addizionali regionali e comunali, che sono incluse da marzo a novembre. (agg. di Dario D’Angelo)



PAGAMENTO PENSIONI 2020, NON TUTTE RIVALUTATE

Bisognerà attendere ancora un giorno per il pagamento della pensione di gennaio 2020. Come già del resto in passato, infatti, l’Inps con il suo calendario relativo al pagamento delle pensioni ha spiegato che l’appuntamento del primo mese dell’anno è fissato al 3 gennaio. Grazie alla rivalutazione delle pensioni che è stata stabilita nello 0,4%, tutti i pensionati si troveranno con un importo leggermente superiore al passato. Anche quanti percepiscono un assegno integrato al minimo, in virtù proprio dell’innalzamento del valore assegnato al trattamento minimo. Per effetto tuttavia del blocco parziale delle indicizzazioni varato lo scorso anno, la rivalutazione non sarà pienamente dello 0,4% per tutti i pensionati, ma solo per quanti percepiscono un assegno fino a quattro volte il minimo, cioè circa 2.000 euro, per poi diminuire all’aumentare dell’importo della pensione.



IL RICALCOLO NEI MESI SUCCESSIVI

Come ricorda Il Messaggero, però, l’indicizzazione piena era garantita fino all’anno scorso entro la soglia di tre volte il minimo (circa 1.500 euro) e solo con la manovra c’è stata l’estensione a quatto volte il minimo. L’Inps non ha però potuto attendere il varo della Legge di bilancio per determinare gli importi da liquidare a gennaio e quindi domani i pensionati con assegno tra tre e quattro volte il minimo non troveranno ancora la rivalutazione piena, ma solo al 97% come in precedenza. “Poi nei prossimi mesi andrà fatto il ricalcolo per tenere conto del 3 per cento dello 0,4 per cento, ovvero un quasi invisibile 0,012 per cento. La differenza vale tra i 18 e i 25 centesimi al mese in termini lodi, ovvero 12-16 netti”. Dunque da febbraio ci sarà un importo in più, anche se piuttosto esiguo.