Pagamento pensioni Inps domani, martedì 23 febbraio 2021. È previsto anche per il mese di marzo che vengano pagate in anticipo le pensioni. Poste Italiane, infatti, ha reso noto il calendario, secondo il quale i titolari di un Libretto di Risparmio, Conto BancoPosta o PostePay Evolution troveranno l’accredito e potranno prelevare i contati da oltre 7mila Atm Postamat, senza quindi recarsi all’interno dell’ufficio postale. Chi invece non può evitare di farlo, dovrà presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica. Si comincia quindi domani con i cognomi dalla A alla B, mercoledì 24 febbraio dalla C alla D, giovedì 25 febbraio dalla E alla K, venerdì 26 febbraio dalla L alla O, sabato mattina 27 febbraio dalla P alla R e lunedì 1° marzo dalla S alla Z.
Resta valida la facoltà per i pensionati di età pari o superiore a 75 anni di riscuotere le pensioni di marzo delegando i carabinieri al ritiro, se non hanno già delegato altri soggetti al ritiro della pensione. Il servizio è gratuito.
PAGAMENTO PENSIONI INPS MARZO 2021: REBUS RICALCOLI
Non mancano però le novità. Dal 4 febbraio è possibile consultare il cedolino, anche via mail. Basta usare il portale My Inps dove c’è un’area personale per ogni pensionato. Con una semplice richiesta, si può ottenere via mail il cedolino. Per accedere bastano le credenziali Spid o i dati della carta di identità elettronica. Una volta effettuato l’accesso si possono consultare diverse voci. Attenzione poi ai ricalcoli, perché il mese di marzo è particolare. In particolare, bisogna fare attenzione al prelievo fiscale, visto che c’è la trattenuta Irpef con i versamenti dell’addizionale regionale 2020 e il saldo di quella comunale 2020. Inoltre, vengono calcolate le addizionali comunali per l’anno 2021. E bisogna tener conto anche del ricalcolo Irpef per l’anno 2020. Ciò riguarda i contribuenti che hanno percepito altre fonti di reddito soggette a tassazione, quindi al di fuori dell’assegno pensionistico. Per questo il ricalcolo dell’Irpef potrebbe dare conguaglio negativo. Scatterebbe una trattenuta dall’incrocio dei dati dichiarati con quelli in possesso dell’Agenzia delle Entrate o viene fatta una nuova verifica con modello Red.