È stato un calciomercato Torino che ha diviso molti, ma che alla fine si può e si deve giudicare in maniera lucida. La contestazione dei tifosi è sacrosanta, più che altro per le tempistiche, ma d’altro canto alla dirigenza granata si può rimproverare poco altro.
Un altro motivo di scontro tra tifoseria e dirigenza è dovuto all’aver speso meno di metà di quello che si è incassato. In effetti numeri alla mano non si può che confermare questo calcolo, ma alla fine la gestione di Cairo è ben nota.
In particolar modo dopo che alcuni colpi costosi come Niang e Verdi non sono andati a buon fine. Il numero dei granata ha sempre ribadito un progetto economicamente sostenibile con l’obiettivo di vendere sempre a più di quello che si compra.
Prima di elencare acquisti e cessioni, c’è da sottolineare una cosa: in queste prime settimane, l’acquisto più importante sembra essere quello dell’allenatore Paolo Vanoli. L’ex Venezia hai dato un’identità e un anima alla squadra, veri e propri punti fermi del dna del Torino.
PAGELLE CALCIOMERCATO TORINO, GLI ACQUISTI
Entriamo però nel vivo con il calciomercato Torino e analizziamo gli acquisti andando in ordine cronologico. Il primo luglio, data simbolica di inizio mercato, i granata hanno riscattato sia Duvan Zapata, diventato anche Capitano, sia Adam Masina.
Se sull’attaccante colombiano c’è ben poco da aggiungere, se non un’offerta rifiutato dal Messico, sull’ex Udinese bisognerebbe aprire una parentesi: Masina ha dimostrato di inserirsi intelligentemente nell’ambiente Torino e dopo aver fatto bene con Juric, anche Vanoli l’ha confermato.
L’acquisto più costoso è arrivato a metà luglio ovvero Saul Coco, centrale difensivo della Guinea Equatoriale acquistato per 7 milioni e mezzo dal Las Palmas. Fin qui, a parte qualche sbavatura sacrosanta, ci sono due immagini chiare del suo ottimo inizio: l’intervento in scivolata su Morata contro il Milan, dove inizialmente era stato fischiato rigore, e naturalmente il gol di testa che ha deciso la delicata trasferta di Venezia.
A parametro zero il Torino ha completato la porta e dopo aver svincolata Gemello sono arrivati Alberto Paleari dal Benevento e Antonio Donnarumma. Il terzo e ultimo acquisto a zero è stato Che Adams, anche lui come Coco subito in grande spolvero con il gol decisivo all’Atalanta e un’ottima connessione con Zapata.
Il resto del mercato è stato al risparmio, anche se alla fine sono stati spesi altri 8 milioni. Sebastian Walukiewicz, preso dall’Empoli per un conguaglio economico più i prestiti di Sazanov e Pellegrini, arricchirà il reparto arretrato.
Insieme a lui, anche l’esperto Guillermo Maripan, cileno acquistato per 2 milioni dal Monaco. Infine, da sottolineare gli arrivi di Borna Sosa in prestito e Marcus Pedersen, quest’ultimo per sopperire alla cessione di Raoul Bellanova.
PAGELLE CALCIOMERCATO TORINO, LE CESSIONE
Qua arriviamo alla nota dolente per i tifosi. I supporter granata hanno infatti perso due elementi fondamentali della rosa come Alessandro Buongiorno e Raoul Bellanova. Sono stati addii diversi e gestiti emotivamente in maniera diversa.
Buongiorno era destinato a cambiare aria e già l’aver rifiutato la Juventus per firmare col Napoli ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai tifosi, ancora scottati dai vari Ogbonna e Bremer. Inoltre, il giocatore ha cambiato squadra il 12 luglio quindi prestissimo e per una cifra importante ovvero 35 milioni più bonus.
Non si può dire lo stesso di Bellanova, titolare alla prima di campionato contro il Milan e il 21 agosto venduto ufficialmente all’Atalanta per 20 milioni. Questo addio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per le proteste dei tifosi.
Altre cessioni degne di nota non ce ne sono state a livello economico, anche se quella di Ricardo Rodriguez a parametro zero al Betis è stato un duro colpo per lo spogliatoio del Torino che però hanno iniziato nel migliore dei modi la stagione.