Agenzia delle Entrate Riscossione: il bollettino Rav si avvia verso la pensione a beneficio di PagoPA, un sistema di pagamenti elettronici realizzato allo scopo di rendere più semplice, sicuro e trasparente qualsiasi pagamento verso la Pubblica Amministrazione. Come sottolineato da “Il Sole 24 Ore”, anche l’ex Equitalia si iscrive nel filone dello stop al contante e punta sui pagamenti digitali nell’ambito dell’attuazione dell’Agenda Digitale Italiana. Si tratta di un cambiamento non di poco conto se si pensa che nel 2018 cittadini e imprese hanno utilizzato il bollettino Rav per oltre 15 milioni di pagamenti di cartelle e avvisi, ovvero circa il 90% del totale delle transazioni. Il passaggio dal bollettino Rav a PagoPA sarà in ogni caso graduale. Dall’Ader spiegano che il nuovo modello mira a consentire di trovare le informazioni di cui il contribuente ha bisogno, di aggiornare l’importo dovuto alla data del versamento e include il QR code per pagare anche attraverso lo smartphone.
ADER, BOLLETTINO RAV IN PENSIONE: ARRIVA PAGOPA
Sempre su “Il Sole 24 Ore” si sottolinea che, così come con il bollettino Rav, anche con PagoPA si può pagare online oppure presso Poste, banche, tabaccherie e tutti gli altri canali aderenti al nodo Pago Pa, portando con sé il modulo di pagamento inserito in cartella. Il modulo è suddiviso in due sezioni da utilizzare alternativamente in base al canale di pagamento scelto: una per «Banche e altri canali», con un QR code e un codice Cbill; un’altra per i pagamenti presso «Poste italiane» caratterizzata dal riquadro Data Matrix. Sul quotidiano economico si legge: “L’elemento essenziale è costituito dal codice modulo di pagamento di 18 cifre che consente il collegamento alla cartella o all’atto ricevuto. Il modulo è stampato in modalità fronte/retro utilizzabile sia per il pagamento in unica soluzione sia per il versamento in più rate in base allo specifico documento a cui sarà allegato (cartella, rateizzazione). Nessun cambiamento, invece, per i contribuenti che possono continuare ad utilizzare i canali di pagamento fisici e telematici attualmente abilitati (sito, app, banche, poste, tabaccai, ricevitorie, bancomat, sportelli) versando l’importo dovuto con carta di credito o di debito, addebito in conto corrente o con le altre modalità previste”.