Nella lunga lettera inviata a Libero, Paki Valente si rivolgere direttamente alla figlia Virginia chiedendole di poter avere finalmente un rapporto con lei. Dopo la morte di Anna Marchesini, Paki Valente ricorda alla figlia che è lui l’unica persona che continuerà ad amarla più di ogni altra cosa confessandole di avere un unico sogno, quello di avere una vita al suo fianco. “Nessuno potrà mai amarti tanto quanto la mamma e me. Nessuno. Purtroppo però sono rimasto in vita soltanto io” – scrive nella lunga lettera Paki Valente. “L’ho detto e lo ripeto: io vorrei solo stare con te, non chiedo altro. Dopo tutto quello che ho passato, le prove affrontate e le ingiustizie ricevute: io chiedo soltanto di starti vicino. È troppo chiedere che un padre, l’unico tuo genitore rimasto in vita, stia a fianco di sua figlia? A sessanta anni papà tuo ha solo un sogno: una vita normalissima accanto a te”, conclude poi nella lettera sperando di poter ricevere una risposta dalla sua “bambina” (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
PAKI VALENTE, LETTERA ALLA FIGLIA VIRGINIA
Paki Valente, ovvero Pasquale Valente, è finito al centro dei riflettori negli ultimi anni a causa di diverse dichiarazioni fatte sull’ex moglie Anna Marchesini e sulla figlia nata dalla loro unione, Virginia. Ed è a quest’ultima che pochi mesi fa ha indirizzato una lettera aperta inviata a Libero: “Chissà se leggerai mai questa lettera oppure sparirà nel nulla come è successo con le altre. Ma sono tuo padre e non smetterò mai di tentare di ricongiungerci. Ricordi quando da piccola ti chiamavo ‘cucciola di papà’? A te piaceva tanto. Mi chiedevi di ripeterlo all’infinito e io lo ripetevo, facevo il clown solo per vederti sorridere perchè ancora non parlavi ed era l’unico modo per comunicare con te”. Valente continua sottolineando ancora di voler fare di tutto per riallacciare i rapporti con la figlia, ma anche di essere certo che ci sia qualcun altro alle spalle di Virginia che le impedisca di accettare il suo invito. “Credimi anche quando ti dico che se tua madre fosse qui”, continua, “mi chiederebbe di fare quello che sto facendo. Lei non aveva previsto lo scempio che sta accadendo, causato proprio da chi dovrebbe preoccuparsi per te”. Parole che poi cedono al passo a rivelazioni, come il perdono che Valente è riuscito a dare alla Marchesini nonostante “tutti gli errori che ha commesso in vita” e le litigate. “Le avrò mandato chissà quante lettere, pur conoscendola e immaginando che forse non le avrebbe mai aperte”, continua, rivelando di aver esitato a inviarle l’ultimo tentativo per convincerla a lasciare i panni da coniuge ferito e camminare l’uno affianco dell’altra per il bene di Virginia. Il dito però è sempre puntato contro i parenti che in seguito alla morte di Anna, si sarebbero fatti avanti per adottare la figlia. Un’azione che ha fatto subito scattare Valente sull’attenti e spingerlo a chiedere un amministratore per proteggere l’eredità della figlia.
PAKI VALENTE, EX MARITO ANNA MARCHESINI: LA BATTAGLIA LEGALE
La separazione fra Paki Valente e Anna Marchesini è avvenuto negli anni Novanta, quando l’ex coppia è finita sotto ai riflettori dei media nazionali. In occasione del divorzio in arrivo, Pasquale Valente, all’epoca 39enne, ha chiesto infatti 10 milioni di lire al mese come alimenti. I due si erano conosciuti una sera a casa di Massimo Lopez, in compagnia di altri amici, ma tanto era bastato perchè fra loro scoppiasse il classico colpo di fulmine. Poi la corsa al matrimonio nel ’91 a Parigi, un anno prima della nascita della figlia Virginia. Eppure secondo un articolo de La Repubblica di quell’epoca, già in quel periodo fra Paki e Anna sarebbero iniziate le discussioni. Forse per via della professione di entrambi e per la differenza d’età: lei, di sei anni più grande, stava vivendo l’apice del successo grazie al Trio. Paki invece era riuscito ad ottenere solo una parte in secondo piano nel programma Viva Colombo. I problemi tuttavia sarebbero nati anche in occasione della nascita di Virginia: l’attore avrebbe lamentato che la Marchesini si sarebbe dedicata più alla maternità che al suo ruolo di moglie. Così nel ’95 si dividono e il giudice affida la bambina alla madre, accettando che il padre le faccia visita tre volte alla settimana. L’attrice tuttavia si sarebbe opposta a tali incontri e Valente l’avrebbe denunciata, dando il via ad una battaglia che continuerà anche oltre il divorzio. Paki inoltre avrebbe lamentato di essere stato danneggiato dalla frattura del loro matrimonio anche a livello lavorativo.