Un alluvione in Pakistan ha causato oltre 1000 morti in poche ore. Un gran numero di inondazioni, come riportato da Tgcom24, si sono abbattute in diverse zone del Paese, che adesso si trova per un terzo sott’acqua. Alcuni villaggi sono irraggiungibili. Le piogge monsoniche, infatti, non danno tregua alla popolazione da giugno scorso. La situazione adesso sta diventando insostenibile, tanto che il Governo ha lanciato l’allarme.



Il ministro federale per il Cambiamento climatico, Sherry Rehman, ha dichiarato che si sta verificando una “grave catastrofe climatica, una tra le più dure dell’ultimo decennio”. “È tutto un grande oceano, non c’è terra asciutta per pompare fuori l’acqua”, così ha descritto lo scenario. Anche il ministro degli Esteri, Bilawal Bhutto-Zardari, ha evidenziato la drammaticità del momento. “Nonostante il Pakistan contribuisca in misura trascurabile all’immissione di complessiva di CO2 nell’ambiente, sta vivendo in prima persona questi disastri e dovrà adattarsi con le sue risorse limitate a vivere in questo nuovo ambiente”. In tal senso ha promesso che si impegnerà affinché vengano costruite infrastrutture più resistenti.



Pakistan, alluvione causa oltre 1000 morti: danni immensi per l’economia

I danni provocati dall’alluvione in Pakistan non sono soltanto umani, con gli oltre 1000 morti che si contano allo stato attuale, bensì anche e soprattutto economici. È per questo motivo che il ministro degli Esteri, Bilawal Bhutto-Zardari, ha chiesto aiuti finanziari alla comunità internazionale. “Andando avanti, mi aspetto che non solo il FMI, ma anche gli altri Paesi e le agenzie internazionali capiscano veramente il livello di devastazione che stiamo vivendo”, ha detto in una intervista a Reuters.



L’impatto economico del disastro ambientale è ancora in fase di valutazione, ma alcune stime lo hanno ricondotto ad almeno 4 miliardi. Un danno inestimabile per il Paese dell’Asia meridionale che stava già vivendo una crisi economica a fronte di un’inflazione elevata, un deprezzamento della valuta e un disavanzo delle partite correnti. La situazione adesso rischia di andare verso il tracollo.