Tragedia in Pakistan, dove un aereo si è schiantato su un’area residenziale nei pressi dell’aeroporto di Karachi. Decollato da Lahore, il velivolo con a bordo 99 persone è precipitato pochi minuti dopo l’atterraggio: il bilancio è di 97 morti e due sopravvissuti, mentre sono nove gli abitanti locali rimasti feriti e diverse abitazioni danneggiate. Finora sono solo 20 le persone identificate dai membri delle rispettive famiglie, sugli altri cadaveri invece verranno eseguiti i test del Dna. Mentre si indaga sulle cause del disastro, e si ipotizza un guasto tecnico, emerge un video dello schianto. Una telecamera di videosorveglianza posizionata sulla terrazza di un edificio ha infatti ripreso gli attimi precedenti allo schianto. Altri filmati invece mostrano colonne di fumo levarsi dal luogo dello schianto. Si tratta del secondo incidente aereo per la compagnia di bandiera pachistana in meno di quattro anni. Il presidente si era dimesso a fine 2016 una settimana dopo lo schianto di un volo che aveva ucciso 47 persone.
PAKISTAN, VIDEO SCHIANTO AEREO SU CASE A KARACHI
Il premier del Pakistan Imran Khan si è detto «scioccato e rattristato», ma ha annunciato che sarà aperta un’inchiesta immediata per accertare le cause dell’incidente aereo. La torre di controllo ha perso le comunicazioni con l’aereo un minuto prima dell’atterraggio. Il portavoce della Pia, Abdullah H. Khan, in un video comunicato ha dichiarato: «L’ultima volta che abbiamo sentito il pilota ci ha riferito che aveva problemi tecnici». E poi lo ha definito «un incidente davvero tragico». Secondo un funzionario dell’aviazione civile, che è stato citato da Reuters, l’aereo non sarebbe riuscito ad aprire il carrello delle ruote per un problema tecnico, ma è ancora molto presto per determinare le cause del disastro aereo. I voli domestici in Pakistan comunque erano ripreso solo in cinque grandi aeroporti nazionali a partire da sabato scorso, per via dell’allentamento del lockdown adottato in Pakistan per contenere il coronavirus visto che lì ha provocato oltre 800 morti.