Paky e il primo disco “Salvatore”

Paky ospite dei Tim Music Awards 2022 l’evento musicale che festeggia la grande musicale italiana. Due serate di grande musica affidate alla conduzione di Carlo Conti e Vanessa Incontrada chiamati a premiare gli artisti e gli interpreti che si sono contraddistinti con album e singoli certificati rispettivamente disco d’oro, di platino e multiplatino. Tra questi c’è anche il giovanissimo rapper nato a Napoli, ma cresciuto a Rozzano che a Billboard.it ha raccontato: “a Rozzano è dove è nato tutto. Anche se sono nato a Napoli, qua sono cresciuto. Qui si è sviluppata la mia voglia di emergere, la mia voglia di rivalsa, la mia rabbia”.



Vincenzo Mattera, questo il suo vero nome, è nato nel 1999 che ha debuttato con il suo primo album dal titolo “Salvatore”. Un titolo assolutamente non casuale, visto che Salvatore era una persona molto cara a cui ha voluto dedicare il suo primo disco. Il pezzo omonimo, a differenza degli altri che compongono il disco, è senza musica per un motivo ben preciso come ha raccontato: “ti devi concentrare sulle parole. Se ci fosse stata la musica avrei dovuto metterla in rima, la gente l’avrebbe vista come una canzone», spiega il rapper. «Ma sono io che ti parlo nell’orecchio, che spiego a te, che hai le cuffie, perché il disco si chiama così, la storia che c’è dietro”.



Paky e il successo grazie a Marracash e Sfera Ebbasta

Il successo di Paky è arrivato grazie ad una serie di collaborazioni importanti: da Marracash a Sfera Ebbasta. Nonostante la popolarità però il giovane rapper non è cambiato e non ha cambio le sue abitudini come ha raccontato: “tutte le mattine scendo, sto con i ragazzi, soprattutto ragazzini. Gli do dei consigli, cerco di spronarli. Tutto quello che mi è possibile fare lo faccio. Poi magari un giorno, se me ne dovessi andare… O meglio, un giorno, se devo prendere una casa, la prendo qua, prendo la più bella che c’è, ma la prendo qua”. Anzi non nasconde di essere sempre arrabbiato: “qua non c’è niente che vada bene. Va tutto male. Se tu stessi qua una settimana con me ti farei vedere un sacco di cose, se vivessi qua farei venire la rabbia pure a te. Qua chiunque, qualsiasi ragazzo, anche piccolo, ha la rabbia dentro, li vedo. Io ero come loro prima, e so come la vivono”.



Parlando della sua zona non nasconde: “mancano le iniziative, poi non so, non faccio il politico! Ma tante cose le ho anche proposte. Aggiustare posti, fare campi da calcio, magari in collaborazione con brand come Adidas, ma a volte mi stanno a sentire e a volte no. Forse perché sono ancora piccolo, magari quando sarò più grande lo faranno. Magari sarò il sindaco di Rozzano! Forse un giorno mi candido, se questi qua continuano così”.