Luca Palamara senza filtri nel corso della conferenza stampa organizzata alla sede del Partito Radicale. L’ex magistrato ha tenuto a precisare di essere «stato espulso dalla magistratura con la decisione odierna rispetto alla quale mi sembra doveroso dire che con i miei legali ricorreremo tanto alle Sezioni unite, quanto, dovesse esserci bisogno, alla Corte europea dei diritti dell’uomo». «Sono consapevole di aver pagato io per tutti, per un sistema che non funziona, che è obsoleto e superato», ha rimarcato Palamara, che ha dichiarato di essere stato rimosso dal Csm solo per una cena, ma in realtà ce ne sono state tante altre: «Non solo Lotti. I nomi dei politici che ho incontrato li farò, ma deve tutto essere documentato e circostanziato. Io sarò in grado di dire e documentare con chi mi sono trovato a parlare di nomine con politici diversi da Lotti. Di cene ne ho fatte tantissime». (Aggiornamento di MB)



“TOGA NEL CUORE, ORA ENTRO NEL PARTITO RADICALE”

Lungo intervento quello di Luca Palamara dalla sede del Partito Radicale. Radiato dalla magistratura, l’ex magistrato ha annunciato il suo ingresso nel celebre soggetto politico: «Porto e porterò sempre la toga nel cuore. É con questo spirito che aderisco al Partito Radicale» «Non sono qui oggi per fare delle accuse contro qualcuno, ma per raccontare e circostanziare i fatti», ha aggiunto Palamara, che ha poi precisato: «Io sono consapevole che debbo difendermi in relazione ad accuse circostanziate. Avevo necessità di spiegare ai cittadini ed ai magistrati perché è accaduto quello che è accaduto». Tantissime le reazioni sulla sentenza del Csm, netta la posizione di Guido Crosetto: «Cacciano Palamara per far credere che fosse l’unico? Se Palamara va cacciato e Palamara è stato il Presidente dell’ANM, quanti sono quelli che hanno fatto ciò che lui ha fatto e magari peggio, all’interno? Non è accettabile che le altre istituzioni assistano inermi a tutto ciò». (Aggiornamento di MB)



LUCA PALAMARA RIMOSSO DAL CSM

Luca Palamara radiato dalla magistratura: la sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura ha accolto la richiesta della Procura generale della Cassazione, l’ex presidente dell’Associazione magistrati è stato rimosso dall’ordine giudiziario. Il 51enne è stato sanzionato con la massima condanna prevista ed ha raccolto un primato non invidiabile: è infatti il primo ex consigliere del Csm ed presidente dell’Anm ad essere radiato. Per il momento non ha rilasciato dichiarazioni, ma secondo quanto riporta l’Ansa è in programma una conferenza stampa alle ore 16.00 dalla sede del Partito Radicale. Poche le battute rilasciate dall’avvocato Stefano Guizzi, che ha risposto «assolutamente no» alla domanda se la pronuncia del Csm sul suo assistito sia una sentenza politica. L’agenzia di stampa mette in risalto che la sentenza è arrivata dopo una camera di consiglio durata due ore e mezza.



LUCA PALAMARA RADIATO DALLA MAGISTRATURA

L’Ansa ricorda che ieri i rappresentanti della procura generale avevano chiesto il massimo della pena per Luca Palamara, accusato di aver pilotato la nomina del procuratore di Roma per fini personali, senza dimenticare l’accusa di aver elaborato una strategia di discredito a danno del procuratore aggiunto Paolo Ielo. Repubblica evidenzia che il 51enne era in aula al momento del verdetto letto dal presidente del collegio, Fulvio Gigliotti. E non è di certo finita qui: Palamara ha già annunciato di voler ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, lamentando «il taglio dei testimoni richiesti (sei rispetto a 133)» e «il diniego sulla inutilizzabilità delle intercettazioni che, a suo avviso, coinvolgendo due parlamentari (Lotti e Ferri), non potevano essere registrate».