10 mila euro per finanziare “Antirazine”, rivista pro immigrazione di massa ma non solo: Libero accende i riflettori su Palazzo Chigi e si accende il dibattito sul web. Come ricostruito dal giornale diretto da Pietro Senaldi, la pubblicazione è stata realizzata con 10 mila euro di denaro messi a disposizione dal dipartimento delle Pari Opportunità e non mancano teorie particolarmente choc…



Dal progetto di «una confederazione di quartieri ad alto tasso di comunità di immigrati» all’idea di «un paese a sé, con le nostre leggi e le nostre regola», la teoria proposta nel Manifesto per la sostituzione etnica, sottotitolato Dal Piano Kalergi al Piano Wii, è tra il provocatorio ed il preoccupante: «Sfonderemo i confini e faremo scorrere, finalmente, come in una cascata, tutta la migrazione repressa che è stata attuata da decenni: capirete il peso del passato e vi assumerete la responsabilità».



“Palazzo Chigi finanzia rivista pro immigrazione”

“Antirazine” è stato prodotto dal collettivo “Il razzismo è una brutta storia”, una associazione foraggiata anche dal Gruppo Feltrinelli, anche socio fondatore. Nel consiglio direttivo, spiega Libero, troviamo volti noti come Gad Lerner, Inge Feltrinelli e Carlo Feltrinelli. Il progetto in questione è arrivato primo nel bando per la XVII settimana antirazzista, ricevendo così i 10 mila euro dal Dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri, ergo Palazzo Chigi. Senza dimenticare che il ‘rinnovato’ “piano Kalergi” ha tra i suoi obiettivi quello di una sostituzione etnica, soppiantando la popolazione autoctona dell’Occidente con «masse di migranti provenienti dall’Africa e dall’Asia». La notizia non è passata inosservata a Giorgia Meloni, che ha tuonato: «Incredibile! Il dipartimento delle Pari Opportunità di Palazzo Chigi ha finanziato con diecimila euro la rivista “Antirezine”. Una rivista che sostiene l’immigrazione di massa verso il nostro Paese e lo “sfondamento” dei confini nazionali. Una tesi assurda, figlia di un’ideologia immigrazionista che vorrebbe la nostra Italia debole e incapace di difendere i propri confini, costretta a subire passivamente i continui flussi migratori. Tutto questo è inaccettabile e vergognoso, soprattutto se realizzato con i soldi dei contribuenti».

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