Tragedia nel mondo dell’arma: un carabiniere si è tolto la vita in caserma. L’episodio, riportato in queste ore da moltissimi organi di informazione, è avvenuto precisamente nel pomeriggio di ieri, sabato 26 ottobre 2019, in quel di Palermo (Sicilia). Il 43enne appuntato si trovava nella caserma di corso Calatafimi nel capoluogo siciliano, quando ha deciso di farla finita. A trovare il suo corpo senza vita sono stati i colleghi militari, che lo hanno rinvenuto impiccato. Stando a quanto riferito da himerah24.it, la vittima si chiamava Giovanni Lo Faro, carabiniere del nucleo radiomobile, e quando sul luogo sono giunti i sanitari del 118, subito allertati dagli altri militari, era ormai troppo tardi: la vittima era infatti già morta da tempo.
CARABINIERE SI UCCIDE IN CASERMA: “FENOMENO PREOCCUPANTE”
Scioccati i colleghi del militare, visto che nessuno, stando alle prime indiscrezioni emerse, avrebbe mai potuto immagine che Giovanni sarebbe arrivato ad un gesto così tragico. Al momento le cause del suicidio rimangono sconosciute, anche perché la stessa vittima non ha lasciato alcun messaggio o lettera all’indirizzo dei famigliari, come spesso e volentieri accade in questi casi. “Ormai sembra che indossare una divisa – le parole della criminologa Antonella Cortese, vice presidente dell’Osservatorio nazionale dei diritti e della salute dei militari e forze dell’ordine, rilasciate ai microfoni dell’agenzia Agi – sia l’equivalente di mettersi addosso una pesante armatura con un soffocante elmo che limita lo sguardo attorno a noi e partire per una solitaria battaglia con la consapevolezza di non farcela già in partenza”. La dottoressa ha aggiunto che da tempo sta seguendo con attenzione il preoccupante fenomeno dei suicidi fra le forze armate: “Almeno un caso a settimana, a volte di più – spiega – tna strage silenziosa delle divise che va fatta conoscere il più possibile”.