Si è opposto alla richiesta del pizzo da parte della mafia, ha filmato il tutto e ha poi denunciato. Un eroe dei tempi moderni, Giuseppe Piraino di Palermo, che non si è piegato al sistema marcio della malavita, alzando la testa e la voce. Il caso di Giuseppe è stato portato alla luce nella serata di ieri dal programma Le Iene, poi quest’oggi è stato ritrattato nel corso della puntata di stamane del programma di Rai Uno “Storie Italiane”. “Questo video è di giugno 2020 – le parole di Giuseppe Piraino, la vittima del pizzo – era la seconda volta che venivano in cantiere; chiedevano chi fosse il titolare, sempre con lo stesso approccio e ho un po’ giocato su questa cosa, ho capito subito di cosa si trattava e mi ero munito di una camera nascosta”. Quindi Piraino ha proseguito: “Mi sono giocato una provocazione ironica con la foto dei giudici Falcone e Borsellino con la lista delle vittime di mafia”.
PALERMO, IMPRENDITORE DICE NO AL PIZZO: “NON CHIAMATEMI EROE”
Giuseppe Piraino ha proseguito nel suo racconto dicendo: “La morale è che quello che dicono Falcone e Borsellino l’ha destabilizzato, l’ho colpito perchè non sono abituati a questi atteggiamenti, ecco perchè li chiamo ‘mafiosetti‘,. Quello che avevo davanti non era il tipico gangster, non si aspettava un atteggiamento prima disponibile che poi dopo è scaduto, e questa “arroganza” l’ha un po’ impressionato”. Giuseppe Piraino, nonostante il suo grandissimo gesto, non vuole però sentir parlare di eroe: “Io non sono un eroe – spiega – e non ho permesso io l’arresto di queste persone ma le forze dell’ordine, vorrei ringraziarle, ci hanno dato l’anima lavorando 14 ore al giorno. La cosa stupenda – ha aggiunto – è che ero da solo nel 2018, mentre oggi siamo in 13, e questa è una vittoria nazionale, una cosa mai accaduto nella storia, mai visto così tanti imprenditori denunciare tutti assieme il pizzo, il lavoro di investigazione che fanno i carabinieri non lascia speranze a questa feccia”.