I genitori della bambina morta a 11 anni a Palermo dopo avere contratto la variante Delta del virus SARS-CoV-2 hanno lanciato un appello, ripreso da Rai News: “L’aver perso tempo ci ha rovinato per sempre la vita, dovete vaccinarvi per salvare i bambini e le persone fragili come nostra figlia. Chi non si vaccina per ideologia, abbia almeno la decenza di chiudersi a casa e non mettere a rischio gli altri. Aspettare ci ha rovinato la vita, abbiamo perso un pezzo di noi. Non c’è un solo minuto da perdere, abbiamo già prenotato il vaccino per tutti, non vogliamo che le altre nostre figlie restino orfane”.



La famiglia della piccola ha però chiesto rispetto, negando fermamente di essere no vax e specificando di avere soltanto atteso troppo nella prenotazione del siero anti-Covid: “Basta con le strumentalizzazioni sulla morte di mia figlia, non siamo una famiglia di no vax, abbiamo solo temporeggiato nel prenotare la vaccinazione. Questa perdita di tempo mi perseguiterà per tutta la vita”. Un’attesa giustificata dal fatto che “volevamo capire meglio, dopo le notizie contraddittorie sugli effetti collaterali del siero AstraZeneca”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



MORTA BIMBA 11ENNE RICOVERATA A PALERMO

Non ce l’ha fatta purtroppo la bimba di 11 anni ricoverata negli corsi giorni all’ospedale “Di Cristina” a Palermo dopo aver contratto la malattia COVID-19 con variante Delta: la piccola è morta questa mattina attorno alle ore 11 dopo essere stata intubata diversi giorni in terapia intensiva.

La ragazzina aveva contratto il coronavirus dalla sorella maggiore di ritorno dalla Spagna e purtroppo soffriva di una rara malattia metabolica diagnosticata dalla nascita, come riportato dalla stessa Direzione Sanitaria e dall’Agenzia ANSA. I genitori non erano vaccinati e risultano al momento anche loro contagiati da Sars-COV-2, ma senza per fortuna particolari sintomi o conseguenze: nelle ultime giornate le condizioni della bimba 11enne si erano aggravate anche viste la sua pregressa malattia metabolica finora rimasta “sconosciuta”.



IL CORDOGLIO DI NELLO MUSUMECI

La notizia del ricovero della 11enne era stata data dagli organi sanitari negli scorsi giorni e poi confermata dal presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, in contemporanea alla comunicazione del ricovero – sempre a Palermo – di un neonato di 2 mesi nato da una madre a sua volta positiva al COVID-19. In quell’occasione il Governatore siciliano aveva spiegato che i genitori erano «no-vax», sottolineando «l’importanza delle vaccinazioni per prevenire le forme gravi della malattia». Al momento non è dato sapere il motivo reale che ha causato l’aggravarsi e la morte della bimba – se la variante, se la sua malattia o l’unirsi delle due casualità – né se un eventuale vaccino somministrato alla sorella preventivamente avrebbe potuto evitare al 100% il contagio (avendo meno di 12 anni, a prescindere delle convinzioni dei genitori, la ragazzina per legge non è previsto che venga vaccinata). Sta meglio invece il neonato anche lui positivo, ricoverato in terapia intensiva neonatale all’ospedale Cervello. «I bambini e i soggetti fragili saranno protetti solo quando si svilupperà l’immunità di comunità», aveva già spiegato negli scorsi giorno Desiree Farinella, referente sanitario dell’ospedale Di Cristina.