Palermo, gemellini appena nati abbandonati dalla madre con problemi di tossicodipendenza

Due gemellini, un maschietto e una femminuccia, appena nati all’ospedale Buccheri La Ferla sono stati abbandonati dalla madre di 32 anni con gravi problemi di tossicodipendenza a Palermo. La salute dei due neonati, come scrive l’edizione locale di Repubblica, preoccupa medici e infermieri, perché i piccoli sono positivi alla cocaina. La mamma dopo il parto si è allontanata dall’ospedale, senza riconoscere i figli. Ed è subito partita la segnalazione alla procura per i minorenni diretta da Claudia Caramanna.



I piccoli sono stati affidati temporaneamente alla direzione sanitaria, se poi la mamma non tornerà i piccoli verranno dichiarati adottabili. In ospedale è già scattata una gara di solidarietà per i gemellini. Una decisione quest’ultima che appare quasi scontata visto che la donna soffre di gravi problemi di tossicodipendenza, come dimostra la positività alla droga dei neonati, e non potrebbe occuparsi di loro in maniera adeguata.



Palermo, la madre dei gemellini sarebbe priva di appoggi esterni

Come hanno accertato i sanitari dell’ospedale del capoluogo siciliano, infatti, la donna sarebbe stata costretta a lasciare i suoi bimbi perché priva di un appoggio esterno. La stessa gravidanza sarebbe stata trascurata perché la donna sarebbe stata costretta ad affrontarla senza nessuno al suo fianco, né un compagno né amici né parenti. La donna pare che abbia avuto altri figli in passato, anche loro mai riconosciuti e poi adottati.

L’articolo 30 della legge 396/2000 prevede che tutti i bambini nati in un ospedale possano essere riconosciuti entro 3 giorni dalla nascita, oppure entro 10 giorni presso il comune di nascita del bambino oppure di residenza della madre. Questi i tempi utili per bloccare l’apertura di un procedimento di adottabilità. Nel caso in cui i neonati abbandonati vengano dichiarati adottabili, la famiglia biologica mantiene sempre un ruolo di primaria importanza e avrà sempre la precedenza su qualsiasi candidato “esterno”.