Sulla sentenza che ha sancito la retrocessione del Palermo in Serie C, con il declassamento dal terzo all’ultimo posto del campionato di Serie B, iniziano ad arrivare anche i commenti delle parti in causa coinvolte dalla sentenza. Come il presidente del Venezia, che ha visto la sua squadra ottenere la salvezza direttamente, evitando i play out contro la Salernitana proprio grazie alla decisione del TFN. E Tacopina c’è andato giù duro sostenendo la decisione della condanna del Palermo, che ovviamente salva il suo Venezia: “Non posso negare che l’ipotesi di essere salvi senza disputare i play out ci fa tirare un gran sospiro di sollievo. Come ho avuto modo di ribadire diverse volte in queste settimane, credo sia giusto che chiunque commetta degli illeciti debba pagarne le conseguenza. Questo è un discorso che vale per chiunque, non solo per il Palermo. Oggi la giustizia sportiva ha condannato i rosanero alla retrocessione. Ogni altra sentenza incoraggerebbe i club a non rispettare le norme e questa è una cosa che il mondo del calcio così come una società civile non si possono permettere. Attendiamo quindi fiduciosi gli sviluppi dei prossimi giorni ma finché non ci sarà una sentenza definitiva noi dobbiamo rimanere concentrati sui play out ed allenarci al massimo per arrivare preparati a quell’appuntamento qualora si verificasse“. (agg. di Fabio Belli)



ALBANESE: “FAREMO RICORSO”

Palermo calcio sotto choc per la sentenza del TFN Figc: retrocessione in Serie C e classifica completamente nuova. Ma la società siciliana non sta a guardare e, ai microfoni di Gds.it, il presidente Alessandro Albanese preannuncia il ricorso «Stiamo preparando già l’appello, ci vuole almeno un giorno per leggere tutta la sentenza e quindi preparare l’appello. Non ce lo aspettavamo ma ribadisco la mia fiducia e la nostra serenità. Ci sentiamo nel giusto ancora più di prima». E anche l’ambiente politico locale si mobilita, ecco le parole dei parlamentari nazionali palermitani del Movimento 5 Stelle riportate da Mediagol: «Il Palermo Calcio paga tuttora il grave errore della giustizia sportiva commesso nella passata stagione quando al club venne negata ingiustamente la Serie A. Oggi il tribunale della FIGC chiede la retrocessione all’ultimo posto in classifica, quindi la Serie C, senza tenere conto degli enormi sforzi nella nuova proprietà penalizzando oltremodo una città intera. Confidiamo nell’appello del Palermo, ma se i rosanero non dovessero riuscire a far valere le proprie ragioni, tenuto conto che oggi il Palermo Calcio dovrebbe giocare in Serie A e non in Serie B, allora sarebbe giusto annullare un’eventuale retrocessione così come l’anno scorso è stata annullata la promozione che spettava di diritto al Palermo». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



PALERMO RETROCESSO IN SERIE C: LA SENTENZA DEL TFN FIGC

Palermo retrocesso in Serie C: svolta per la Serie B e classifica da riscrivere dopo la sentenza del tribunale federale nazionale della FIGC sull’illecito amministrativo contestato dalla Procura al club siciliano. La formazione di Delio Rossi è stata retrocessa dal terzo all’ultimo posto della classifica della serie cadetta: il Perugia accede ai playoff, mentre il Foggia scala una posizione e va ai playout per lo spareggio salvezza con la Salernitana con il Venezia salvo. Ma il Palermo sta preparando già il ricorso e c’è un grosso interrogativo sulle date di playoff e playout: sembra inevitabile lo slittamento. Tornando alla sentenza, è stato ritenuto inammissibile il deferimento nei confronti dell’ex presidente Maurizio Zamparini, mentre sono stati inflitti cinque anni con preclusione al presidente del Collegio sindacale Anastasio Morosi e 2 anni di inibizione al presidente del cda rosanero Giovanni Giammarva.



PALERMO RETROCESSO IN SERIE C, LE PAROLE DI FOSCHI

«Non c’è niente da commentare, solo da prendere atto che siamo in un Paese particolare», le parole del direttore sportivo Rino Foschi ai microfoni di Italpress, che ha poi aggiunto: «Quello che abbiamo fatto quest’anno ha dell’incredibile, abbiamo lavorato con grande serietà e professionalità. In estate abbiamo presentato un’iscrizione regolare, è stato fatto un grande lavoro, un mercato in attivo, abbiamo pagato tutti gli stipendi regolarmente, oggi mi sento molto amareggiato. Non ho una risposta a questa decisione, potevo capirla in caso di irregolarità nell’iscrizione al campionato ma la Covisoc ha confermato che tutto era regolare. E’ una vergogna che arrivi una sentenza del genere che punisce una città intera, una tifoseria e il nostro lavoro. L’azienda calcio è un’azienda che produce è importante per il Paese, Palermo è la quinta citta d’Italia, non si può subire questo trattamento. I prossimi gradi di giudizio? Resto fiducioso, ma in questo paese non credo più a niente». Queste, invece, le parole del sindaco di Palermo Leoluca Orlando: «Una decisione che colpisce tutta la città, che non tiene conto dei risultati sportivi ed ancor più dolorosa se si tiene conto dei risultati raggiunti dalla squadra durante la stagione. Una decisione rispetto alla quale valuteremo, anche come amministrazione comunale, quali siano i margini di appello».