Il ministero dello Sport ha fissato le regole per consentire la riapertura delle palestre ed è arrivato il via libera da Comitato tecnico scientifico (Cts), che le ha validate. Ora l’ultima parola spetta al governo che deve preparare un nuovo Dpcm. I principi non cambiano: bisogna evitare le aggregazioni per scongiurare i contagi. Quindi, le regole principali di questo protocollo sono due: solo lezioni individuali e distanza di 10 metri quadrati a persona in piscina. C’è «molta preoccupazione» per le aggregazioni negli impianti sportivi, in particolare negli ambienti chiusi e confinati. Ma il ritorno alla fruizione delle attività fisiche è considerato particolarmente importante.
Le attività concesse però dovrebbero variare a seconda del colore in cui si trovano le regioni. Quindi, palestre e piscine chiuse in zona rossa, mentre in zona arancione sono previste, oltre alle lezioni individuali, anche attività sportive dilettantistiche non di squadra, allenamenti per attività sportive di contatto e sport di squadra, ma solo se svolti in forma individuale.
PALESTRE E PISCINE, ECCO NUOVO PROTOCOLLO
Il protocollo elaborato dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora con il Comitato tecnico scientifico (Cts) per palestre e piscine prevede anche danza e attività sportiva per bambini in età scolare, che però sono legate alle aperture delle scuole in cui queste attività si svolgono. Rispetto a quanto finora indicato, nelle zone gialle sono permessi anche gli allenamenti per gli sport da contatto e di squadra dilettantistico e di base. Resta l’obbligo di distanza tra le persone di almeno due metri. Il Cts ha chiesto di aumentare da 7 a 10 metri quella da mantenere in piscina. Vietato l’uso delle docce, vanno sanificati gli attrezzi, non bisogna lasciare altri indumenti indossati per l’attività fisica nei luoghi condivisi. Anche per questo si consiglia l’uso di tappetini propri. Altrimenti vanno igienizzati dopo ogni uso prima di un nuovo allenamento. Tutti sono obbligatori ad indossare le mascherine. La quantità di dispenser varia a seconda della superficie della palestra e dei potenziali utenti. Vanno previsti in tutti i punti di passaggio.