Hanno provocato enormi proteste sul web e sui social, le 18 frustate negli 15 secondi finali, ai danni di Zio Frac, il cavallo che nella giornata di sabato ha corso e vinto il Palio di Siena 2022. Come sottolineato dai colleghi del quotidiano La Stampa nella sua giornata online, la vittoria al fotofinish del fantino Giovanni Atzeni detto Tittia, la si deve anche a quest’azione ai danni del castrone baio di sette anni “Un numero – commenta Fulvio Cerutti del quotidiano torinese – che diventa ancora più intenso considerando che nell’ultima curva il fantino non ha usato il suo frustino per tenere le redini”. Il Palio di Siena continua quindi ad affascinare, ad attirare milioni di appassionati in tutto il mondo, ma nel contempo a provocare le polemiche da parte di coloro che giustamente amano gli animali, che proprio in queste ore stanno manifestando tutto il loro disappunto: «È una gara rischiosa e spesso teatro di incidenti: dal 1970 al 2015 sono morti circa 50 cavalli», riporta il sito della Lav.



Così invece Luigi De Mossi, primo cittadino di Siena: «Il Comune – le parole durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento – ha un’urgenza che riguarda tutta la comunità che è la salvaguardia e la tutela dei cavalli. Se vogliamo riuscire a gestire il Palio per i secoli futuri dobbiamo sempre tenere conto delle mutate sensibilità sociali, di ciò che dall’oggi al domani può cambiare nell’ottica di un rispetto che noi abbiamo sempre avuto nei confronti dei cavalli Non saremmo qui oggi se non ci erano stati una lunga teoria e una lunga tradizione che hanno comportato un sempre migliore trattamento dei cavalli, un sempre maggiore rispetto degli animali. Il dovere del Comune prevale sulla passione delle singole contrade con grande rispetto delle contrade medesime».



PALIO DI SIENA, L’OIPA: “IN SECONDO PIANO I DIRITTI DEGLI ANIMALI”

L’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali, ha aggiunto: «Il Palio di Siena si conferma una manifestazione pericolosa che mette in secondo piano i diritti degli animali», ricordando che la gara si è svolta con due cavalli in meno, infortunati, mentre gli altri hanno dovuto sopportare lo stress di cinque false partenze, in una sfida che mette a rischio la loro salute e quella del fantino, leggasi il caso di Stefano Pirasuno, in ospedale dopo una caduta.

«Abbiamo letto dichiarazioni paradossali del sindaco di Siena, Luigi De Mossi, che ha affermato di aver fatto ritirare i due cavalli infortunati per la ”salvaguardia e la tutela degli equini”, a suo avviso ”tema centrale” – sono le parole del presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto – se così fosse, dovrebbe abolire la competizione, che ha visto negli anni decine di cavalli morti e infortunati. Ricordiamo da ultimo Raol, il cavallo abbattuto nel 2018 dopo essersi rotto una zampa, diventato il simbolo delle vittime del Palio di Siena. Questi tornei sono competizioni anacronistiche spesso fatali per gli animali. Per questo motivo, da sempre, ne auspichiamo l’abolizione. La tradizione non vale la vita di un essere senziente».