OLIMPIADI 2024, PALLANUOTO ITALIA-UNGHERIA: SCONFITTA CON POLEMICHE
Pallanuoto Italia-Ungheria, si rigiocano i quarti Olimpiadi 2024? Ieri, mercoledì 7 agosto 2024, è stata una serata molto amara per i colori azzurri. A partire dalla cocente sconfitta in semifinale dei ragazzi della pallavolo contro la Francia, usciti di scena con un pesante 3-0.
Se però il ko con i francesi è stato del tutto meritato, complice anche una prestazione sensazionale dei transalpini, non si può dire lo stesso di ciò che è accaduto nella pallanuoto: l’Ungheria è un’ottima squadra, ma le dinamiche della nostra eliminazione fanno molto discutere.
Gli azzurri sono stati estromessi dal sogno medaglia ai quarti di finale contro i magiari in un incontro termina 9-9 nei tempi regolamentari a cui va però sommato il beffardo esito della lotteria dei rigori che hanno premiato l’Ungheria per un totale di 12-10.
PALLANUOTO ITALIA-UNGHERIA SI RIGIOCA LA PARTITA? ECCO COS’È SUCCESSO ALLE OLIMPIADI 2024
Pallanuoto Italia-Ungheria, si rigiocano i quarti Olimpiadi 2024? Ma per l’esattezza, cos’ha portato gli azzurri a presentare ricorso dopo la sfida persa contro i magiari? Siamo sul 3-2 quando Condemi dalla sinistra, nei pressi della metà campo avversaria, lascia partire un tiro perfetto che si insacca alle spalle del portiere ungherese.
Quando tutti sembravano pronti per ripartire dal 3-3, l’arbitro arresta il gioco e opta per una decisione a dir poco incredibile dopo un consulto al var: gol annullato, rigore per l’Ungheria ed espulsione a Condemi che estromette il giocatore dalla partita definitivamente a due minuti dal termine del primo tempo e obbliga gli azzurri a giocare in inferiorità per quattro minuti.
In quel frangente l’Italia è eroica, non concedendo alcun gol e anzi segnandone addirittura una. Le fatiche però si fanno sentire più tardi e gli azzurri alzano bandiera bianca ai rigori dopo aver chiuso sul 9-9 i tempi regolamentari.
Proprio l’episodio dell’espulsione del giocatore di Catania ha ricevuto in primis le lamentele del commissario tecnico Sandro Campagna e dei suoi ragazzi in panchina, che urlavano “Vergogna” per la decisione arbitrale. Come se non bastasse, a testimonianza del grave errore, anche i tifosi di nazionalità diverse hanno fischiato la decisione che ha inevitabilmente compromesso la gara.
Ma perché l’errore è così grave? Condemi aveva realizzato il gol con l’intenzione di segnare, null’altro, ma dopo aver tirato ha colpito con il braccio in faccia l’avversario. Il tocco c’è stato, ma di situazioni simili ne accadono a bizzeffe nella pallanuoto e per regolamento non sono considerabili fallo proprio per via dell’intenzione di segnare e non di far male.
Il responso ufficiale è “condotta violenta”: la decisione dell’incredibile e tutto ciò che ne consegue è a dir poco illogico. A fine partita il commissario tecnico Sandro Campagna è incontenibile: “L’espulsione di Condemi è una cosa oscena e vergognosa, l’ho detto anche agli arbitri. Non dico che sono stati disonesti, dico che hanno sbagliato valutazione, ma di grosso. Perché è impossibile un gioco violento quando un giocatore tira, è impossibile!“
Anche il capitano Di Fulvio è rimasto affranto, in lacrime sia in vasca dopo la partita che nell’intervista alla Rai dove si dice dispiaciuto sia per la decisione arbitrale che non condivide sia per il compagno Condemi, che ha dovuto lasciare così un quarto di finale olimpico.
È intervenuto successivamente anche il presidente della federazione pallanuoto Paolo Barelli : “La decisione arbitrale è stata scandalosa. Ha falsato una partita olimpica vista da milioni di persone che si staranno domandando come sia possibile un atto di totale incompetenza“.
La domanda che ora si fanno tutti è se il ricorso dell’Italia servirà per rigiocare la partita, che sia dall’inizio o da quel 3-3 a 2:22 dal termine del secondo quarto. Naturalmente filtra pessimismo non essendo mai accaduto prima, anche se la speranza è sempre l’ultima a morire.