Pallini di piombo in acqua, stop in UE
Stop ai pallini di piombo all’interno o entro 100 metri di aree bagnate a partire da febbraio nei 27 Paesi membri dell’Unione. La Lega per la protezione degli uccelli (LPO) francese esulta a Le Parisien: “Ogni anno nel nostro Paese vengono sparate circa 250 milioni di cartucce, tre quarti per la caccia e il restante quarto per il tiro al piattello, che rappresenta quasi 8.000 tonnellate di piombo disperso nell’ambiente”. Rischi di contaminazione, ma anche animali morti: “Più di un milione di uccelli muoiono ogni anno per avvelenamento da piombo nell’Unione europea”.
Uccelli che non sono stati uccisi dai cacciatori, possono comunque morire a causa del piombo contenuto nelle cartucce? “Alcune specie di uccelli, come anatre e cigni, confondono le piccole palline che si trovano nell’acqua o in natura con i gastroliti, ciottoli ingeriti per facilitare la macinazione del cibo nel loro ventriglio”, spiega l’Ong. I pallini di piombo sono responsabili anche dell’avvelenamento di molti rapaci che consumano prede contaminate. L’uso di questo tipo di munizioni era già vietato in Francia dal primo giugno 2006 entro 30 m da paludi, torbiere, prati umidi, rive di laghi e fiumi. Nonostante questo, le infrazioni restano molto frequenti.
Problema sostituzione delle armi
I cacciatori di uccelli acquatici possono utilizzare altre leghe meno tossiche a base di acciaio, rame o bismuto. Il portavoce della Federazione nazionale dei cacciatori (FNC), Thierry Coste, spiega a Le Parisien che questo significa “cambiare i due terzi delle armi che non possono sparare altro oltre il piombo”. Su 1,1 milioni di cacciatori in Francia, la FNC stima che il divieto di queste cartucce avrà un impatto su almeno 650.000 cacciatori. “Le armi detenute, in media due per cacciatore, diventeranno semplicemente inutilizzabili perché la loro trasformazione è quasi impossibile”, sottolinea la federazione.
“Il costo della sostituzione delle armi da caccia è stimato tra 650 milioni e 975 milioni di euro”, afferma il presidente della FNC, Willy Schraen. Una somma calcolata considerando “un budget medio da 1.000 a 1.500 euro per un’arma”. “Il piombo è stato bandito dalla maggior parte dei nostri usi industriali come vernici, tubi o benzina”, ribatte il presidente della LPO. La Lega per la protezione degli uccelli vorrebbe che si andasse ancora oltre: “Il regolamento (europeo) specifica che se almeno il 20% del territorio è costituito da zone umide, uno Stato può vietare l’immissione sul mercato e l’uso di pallini di piombo su tutto il suo territorio”.