Il Pallone d’Oro 2020 non sarà assegnato: lo ha deciso France Football, ideatore del riconoscimento che dal 1956 premia il miglior calciatore d’Europa (poi anche extraeuropeo ma impegnato nel Vecchio Continente; oggi non ci sono distinzioni). Una svolta epocale, ma che la rivista francese ha preso dopo un’attenta valutazione. Sul sito ufficiale è comparso un comunicato che spiega con dovizie di particolari il perché di questo buco che si andrà a inserire nell’albo d’oro: noi facciamo un riassunto perché per ogni punto c’è una descrizione anche abbastanza corposa, ma sostanzialmente si può racchiudere il tutto al Coronavirus, alla pandemia che si è diffusa nel mondo e di conseguenza al lockdown che ha portato il mondo del calcio a fermarsi per oltre tre mesi. Da qui, la decisione: impossibile giudicare quale sia il giocatore più determinante nell’anno solare 2020 quando si è avuta una condizione simile. Direte voi, e diranno gli scettici: ma adesso si sta giocando, parecchi campionati stanno andando a conclusione regolare (o lo hanno fatto, vedi Germania e Spagna) e ad agosto ci saranno Champions ed Europa League.
PALLONE D’ORO 2020 NON ASSEGNATO
Vero: tuttavia, anche qui bisogna fare delle distinzioni e infatti France Football esegue. “Solo due mesi sugli undici generalmente richiesti per farsi un’opinione e selezionare i migliori è troppo poco per valutare e giudicare”: due mesi, perché è vero che da giugno il calcio è ripartito ma ci sono Paesi in cui i campionati nazionali sono stati dichiarati conclusi – Francia e Olanda pensando all’ambito UEFA – e quelli che si stanno sviluppando in piena estate hanno comunque un contesto di porte chiuse e atmosfere completamente diverse. Così anche per le competizioni internazionali: verrà a mancare il fattore campo in entrambe le coppe, si giocherà su partita secca e non più in andata e ritorno, senza considerare (fattore forse secondario, ma comunque importante) che alcuni calciatori hanno già cambiato squadra per la scadenza del contratto, e alcuni sono svincolati (è il caso di Edinson Cavani) e, pur essendo ancora in corsa per vincere un trofeo, non potranno mettersi in mostra nelle partite decisive, che solitamente valgono molto più di altre per stabilire i candidati al Pallone d’Oro e il vincitore. In più si parla anche dei giurati (oltre 220) che al momento possono essere distratti da altre priorità.
Per tutti questi motivi, sul nome del vincitore del Pallone d’Oro 2020 il rischio sarebbe stato quello di porre un asterisco, a segnalare un successo in circostanze eccezionali a causa delle misure sanitarie anti-Coronavirus: France Football ha pensato bene, e certamente noi condividiamo la scelta sulle premesse appena descritte, di tagliare la testa al toro ed estirpare il problema alla radice, non assegnando il trofeo. se ne riparlerà nel 2021: Leo Messi dunque avrà il privilegio finora unico di poter essere il campione in carica per ben due anni, forse Cristiano Ronaldo ha perso l’occasione per riagganciarlo come numero di vittorie e gli altri papabili candidati non potranno lottare per il titolo, così come per i premi che accompagnano il Pallone d’Oro in senso stretto (per esempio il Kopa che viene dato al miglior giovane, il vincitore uscente è Matthijs De Ligt). Una decisione epocale ma dovuta, anche per evitare polemiche che inevitabilmente sarebbero arrivate (anche perché solitamente sono tante anche in condizioni di votazioni normali…).