Valerio Rossi Albertini, noto fisico ed opinionista tv è stato intervistato stamane dal programma di Canale 5, Mattino Cinque, in merito ai palloni aerostatici spia cinesi che negli scorsi giorni hanno “invaso” i cieli degli Stati Uniti: “Si tratta di palloni sonda, sono semplicemente dei sistemi abbastanza antiquati che però hanno una loro logica, possono rimanere fermi per molto tempo e prendere informazioni molto dettagliata, per quanto riguarda gli altri dispositivi che sono stati avvistati, non sappiamo con certezza, di cosa si tratta, volano a quota più bassa, attorno ai 10mila metri che è l’altezza delle rotte aere, quindi potrebbe trattarsi di droni, dispositivi che hanno bisogno di un’aria più densa e non rarefatta come invece si trova in alta quota”.
Francesco Vecchi, conduttore di Mattino Cinque, ha quindi chiesto a Valerio Rossi Albertini se si tratta di dispositivi pericolosi, proprio per il fatto che volano ad altezza aerei: “Le dimensioni a quanto risulta non sono piccolissime, poi bisogna considerare che si sono verificati degli incidenti a causa dell’urto con volatili e stormi, il sistema radar riesce comunque a individuarli e poi stiamo parlando di pochi dispositivi distribuiti sul pianeta”.
VALERIO ROSSI ALBERTINI SUI PALLONI SPIA CINESI: “ECCO PERCHE’ VOLANO BASSI”
Quindi Valerio Rossi Albertini ha proseguito: “Volano più bassi perchè mappano meglio? Si anche ma non solo per quello. I palloni non sono controllabili e sono una tecnologia molto vecchia, sono in balia delle correnti, non si riescono a fermare nel posto voluto mentre i droni sono controllati perfettamente. Il drone non parte da Pechino, bisognerebbe sapere quale tecnologia viene utilizzata, ma è tutto coperto da segreto militare, potrebbe essere stato immesso nei cieli da un aeromobile che si è avvicinato molto nei cieli americani senza averlo invaso”.
Ma cosa si può spiare con un pallone o un drone? “Possono fare rilevamenti puntuali sui siti sensibili. Si riesce ad identificare con maggiore precisione la presenza e le caratteristiche di un sito”, con i movimenti attorno a quella base, compresi i numeri di uomini, aggiunge Francesco Vecchi.