Palmiro Togliatti è stato un rivoluzionario italiano, tanto da venire considerato come il migliore uomo politico che ha portato il Partito Comunista a diventare il più importante del periodo del Dopoguerra. Con un esilio di 18 anni alle spalle, Palmiro Togliatti è stato parte integrante dei membri che hanno contribuito alla stesura della Costituzione.



Con Nilde Iotti, fu protagonista di una delle storie più scandalose di metà Novecento, una relazione segnata da una passione che li ha visti uniti per ben diciotto anni. Una vera e propria storia d’amore capace di sfidare il tempo – data la grande differenza d’età – e la legge. Un desiderio che li ha portati a nascondersi, a lottare e a gridare a gran voce il loro amore a discapito del matrimonio alle spalle di lui. Un vero e proprio manifesto che ha segnato profondamente l’aspetto sociologico-relazionale del tempo, con una buona dose di coraggio e sangue freddo, che ha fatto sì che entrambi vengano ricordati ancora oggi come una delle coppie più rivoluzionarie del Ventesimo secolo.



Palmiro Togliatti, dall’amicizia con Gramsci all’esilio

La storia di Palmiro Togliatti è segnata da una brillante carriera politica al fianco di alcuni degli esponenti di rilievo della storia italiana. A Torino, dopo la laurea in Giurisprudenza ha fondato insieme ad Antonio Gramsci una rivista volta a sostenere l’occupazione degli operai nelle fabbriche. Da allora la carriera politica ha preso il volo: nel 1927 viene nominato segretario del PCI, mentre dieci anni dopo diventa uno dei rappresentanti del Comintern. Durante gli anni ’40, però, la sua vita prende una piega romantica: conosce Nilde Iotti, dando inizio ad una storia segnata da una passione profonda, non solo a livello amoroso, ma anche per gli innumerevoli ideali condivisi. Un impulso che li ha tenuti uniti per quasi due decadi, e che ha creato non poco scandalo fino al 1964, anno in cui Palmiro Togliatti morì per un ictus. Viene da chiedersi perché la loro storia d’amore creò tanto scompiglio. I giudizi della gente correvano per via del fatto che il politico era già sposato con Rita Montagnana, con la quale aveva avuto anche un figlio di nome Aldo. Oltretutto, Nilde Iotti era più giovane di lui di ben 27 anni, cosa che la società degli anni ’40 ancora non accettava.



Palmiro Togliatti e Nilde Iotti, una storia d’amore scandalosa

Tra di loro nacque una storia del tutto folle: sfidando la legge che impediva il tradimento, scelsero di vivere in un piccolo appartamento di Roma, in via delle Botteghe Oscure, che allora era anche la sede del Partito Comunista. Un vero e proprio nascondiglio, buio e umido, che incarnava perfettamente la segretezza e la trasgressione della loro storia. Quello tra di loro viene definito come un vero colpo di fulmine, che li ha portati a sfidare l’età e perfino la legge, alla quale erano tanto devoti. “Non ti lascio andare via, neanche se me lo chiede il partito”, scriveva Palmiro Togliatti in una delle innumerevoli lettere scambiate con Nilde. Per lei ha combattuto tutta la vita come del resto ha lottato per sostenere i suoi ideali. Entrambi decisero inoltre di adottare una bambina, Marisa Malagoli, che era rimasta organa di padre e di madre, dando vita così ad una vera e propria famiglia. Da lì, continuarono a portare avanti le loro convinzioni politiche e Nilde Iotti diventò la prima donna ad essere eletta presidente alla Camera dei Deputati. Insomma, una storia d’amore fatta di ideali, coraggio e resilienza, durata fino alla morte prematura di Palmiro Togliatti, morto per un’emorragia cerebrale in Russia a soli 71 anni.