L’emergenza coronavirus ha di fatto bloccato il mondo dello sport, come del nuoto e i suoi protagonisti sono dunque impegnati a rivedere i propri programmi per il 2020. Lavoro che di certo sta facendo Gregorio Paltrinieri, che in questi giorni ha deciso di dare una svolta clamorosa alla propria carriera, annunciando la separazione con il proprio tecnico Stefano Morini, preparatore che negli ultimi 9 anni ha portato il nuotatore di Carpi ai massimi successi. Dietro a tale scelta la paura di non aver più stimoli e la voglia di putare a grandi obbiettivi per il prossimo futuro, come pure per le prossime Olimpiadi di Tokyo, rinviate al 2021.
Anzi pare proprio che sia stato il rinvio di un’anno dei Giochi a portare Paltrinieri, in questi mesi di reclusione forzata, a questa sofferta decisione, che pure per il nuotatore di Carpi non arriva a sorpresa. “Da un po’ non ero più soddisfatto, sono mesi che ci pensavo. Avevo perso qualsiasi tipo di stimolo. Arrivavo all’allenamento demotivato, mi chiedevo cosa stessi facendo, non vedevo una finalità. Mi sono pure spaventato, mi dicevo: Greg ma hai voglia ancora di nuotare? Non mi sentivo più bene in ciò che facevo, non mi divertivo più” le parole di Paltrinieri che ai microfoni di Sky sport ha pure aggiunto: “Non avrei mai cambiato prima di Tokyo 2020 poi però, nel momento in cui le Olimpiadi sono state rinviate al 2021 mi è apparso tutto più chiaro anche se doloroso: altri 14 mesi ad Ostia non li avrei potuti reggere”.
PALTRINIERI: PUNTO ALLA 10 KM E SU ANTONELLI
Dunque un bel cambio di rotta per la carriera di Gregorio Paltrinieri che salutato con affetto Morini (“Il Moro resta il miglior allenatore al mondo”) volerà nelle braccia di Fabrizio Antonelli, coach che ai Giochi di Rio de Janeiro, ha portato la nostra Rachele Bruni a un’emozionante argento nella 10 km. Proprio la 10 km e dunque il nuoto di fondo sarà la nuova priorità di Greg, che pure nell’immediato non ha in mente di abbandonare 800m e 1500m tra le discipline di vasca, dove poi il carpigano ha davvero vinto tutto quello che era possibile vincere. E nel cambio di specialità le ambizioni non sono fatto cambiate, anzi sono amplificate da tutti i nuovi stimoli che il mare gli può offrire: “Le mie ambizioni non sono calate, sono anzi aumentate. Io a Tokyo l’anno prossimo voglio andarci per vincere tre ori”. La fame dunque di Greg non è cambiata. “Sono sicuro che per me sia la scelta migliore. Metto in preventivo che i risultati non arrivino subito. Per ogni cambiamento è inevitabile ci possa essere un periodo di assestamento, ma ho 14 mesi per allenarmi”: Paltrinieri è pronto a una nuova avventura.