Ancora un mese poi potremo (forse) non essere più costretti ad indossare le mascherine all’aperto. Il governo sta lavorando su questa strada e della stessa opinione è Giorgio Palù, numero dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco: “E’ auspicabile per tutti togliere la mascherina ma non verrà presa in esame oggi – le sue parole ai microfoni di SkyTg24 – quando affronteremo il problema ci sarà una dichiarazione ufficiale del portavoce oppure una circolare del ministro. La situazione nel nostro Paese sta andando molto bene ma questo non deve farci abbassare la soglia della sorveglianza e dell’attenzione”.
Si passa quindi ad affrontare il tema del mix dei vaccini, decisamente d’attualità in questi giorni dopo lo stop di AstraZeneca agli Under 60: “Il dr. Cavaleri (Ema ndr), riconosce a pieno il razionale scientifico e l’efficacia del mix, cioè della vaccinazione eterologa, da punto di vista immunologico”. Proseguendo ha aggiunto: “Il ministro è stato molto conseguenziale alla raccomandazione di Aifa e Cts e ha raccomandato l’uso della vaccinazione eterologa al di sotto dei 60 anni. Ricordo che si tratta di circa 900mila – 1 milione di persone che dopo aver ricevuto AstraZeneca dovranno ricevere un vaccino a mRna. Stiamo quindi parlando di conseguenze molto lievi per quanto riguarda l’impatto sulla vaccinazione”.
GIORGIO PALU’: “VACCINI EFFICACI CONTRO LE VARIANTI”
Altro argomento affrontato in maniera corposa da Palù, sono le varianti, e in particolare la Delta, l’ex Indiana, che ha fatto risalire i contagi in Regno Unito, nonostante i milioni di vaccinati. A riguarda il numero uno dell’agenzia italiana del farmaco rassicura: “Gli studi sono stati condotti con quelli a mRna e dimostrano di essere molto efficaci contro le varianti. Devo dire che sono vaccini che hanno una facilità di allestimento per cui già si stanno provando e studiando questi vaccini che incorporano nel loro messaggio genetico anche le varianti”.
Comunque Palù ci tiene a precisare una cosa: “Le parole evocano pensieri e sensazioni, e spesse volte il termine variante è associato a un pericolo imminente ma non è così, si tratta di una naturale evoluzione dei virus. La variante Delta non è che una delle tante di queste varianti che preoccupano e che richiedono la nostra attenzione”.