Si torna a parlare del caso di Pamela Andress, la trans arrestata negli scorsi giorni dopo aver somministrato una dose di silicone a Samantha Migliore, poi deceduto a causa di gravi complicazioni. Il programma di Federica Panicucci, Mattino5, ha intervistato Regina, amica dell’arrestata, già ospite della stessa trasmissione nei giorni scorsi. “L’ho sentita attraverso amici comuni – ha raccontato Regina in diretta televisiva – ora lei è agli arresti domiciliari, è a casa sua, ho parlato con un’associazione per darle un sostegno psicologico, sa perfettamente che è quello che ha fatto è grave e non ci sarà mai possibilità che si ripeta, comunque la giustizia farà il suo corso”.



Pamela Andress è stata arrestata, si trova attualmente ai domiciliari, in quanto c’è il rischio di una reiterazione del reato, ovvero, che possa iniettare il silicone ad altre donne, alla luce anche delle numerosissime testimonianze, non si sa comunque se veritiere o meno, emerse in queste ultime settimane, ma secondo Regina questo pericolo non sussiste.



PAMELA ANDRESS, LO SCONTRO FRA REGINA E PATRIZIA GROPPELLI

Parole che non hanno trovato però l’accoglimento di Patrizia Groppelli, in collegamento con Mattino5, che ha spiegato: “Regina… Pamela Andress ha bisogno di supporto psicologico? Lei non mi può continuare a difendere Pamela Andress, questa persona doveva andare in carcere subito”. Quindi Regina ha replicato: “Io non la difendo, ho aiutato persone che hanno commesso dei reati, è una criminale che si pentirà e che pagherà quello che dovrà fare, è giusto che stia in cercare ma adesso va messe in condizioni di stare in vita. Le altre persone avrebbero dovuto denunciare? Sono d’accordo con lei”.



Ma di nuovo Patrizia Groppelli: “Non si può sentire che ha bisogno di supporto psicologico, lo devono avere i figli il supporto o il marito, ci sono cinque bimbi senza madre. Fate una raccolta fondi per questi bimbi”. Poi Regina ha concluso la querelle dicendo: “Bhe ma allora uccidiamola, è giusto quello che dice sul supporto, noi dobbiamo solo pensare che queste cose non devono essere fatte, è da anni che il consultorio lo fa”.