Una «crudele esecuzione»: così viene descritto in Messico il duplice omicidio di Pamela Codardini, 35enne originaria di Favaro Veneto (Venezia), e del suo compagno, Juan Yair Valdez Ruiz, detto El Yayo, 29 anni. Il delitto è avvenuto il 27 gennaio scorso nel centro di Ocotlán de Morelos, una cittadina delle Valli Centrali. L’allarme è scattato alle 18.20, quando i residenti hanno segnalato alla polizia municipale alcuni spari in centro, vicino ad un’officina meccanica. Accorsi nel negozio di pipe e tabacchi “Mr Green The Smoke Shop”, che la coppia gestiva, gli agenti hanno trovato i due cadaveri a terra, in una pozza di sangue. Sul pavimento diversi bossoli calibro 223, usati per i fucili di guerra, e una pistola da 9 millimetri su un tavolo, forse di Juan Yair, che non avrebbe avuto il tempo di impugnarla.



La procura dello Stato di Oaxaca ha avviato le indagini. Stando alle prime ricostruzioni, l’esecuzione sarebbe opera di un commando di narcos, che prima avrebbe freddato l’uomo, membro della banda dei Medina, e poi Pamela Codardini, mamma di due bambini. Stando a quanto raccolto dal Corriere della Sera, l’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di un regolamento di conti della criminalità organizzata specializzata nel narcotraffico, in quanto l’uomo sarebbe stato un ex sicario, secondo quanto scritto dai giornali locali, aggiungendo che l’uomo è stato lasciato dai killer pancia a terra, mentre Pamela Codardini era supina, con la testa sotto una sedia. «Sembra che gli assassini abbiano voluto guardare negli occhi Juan mentre lo finivano», riportano le testate locali.



OMICIDIO PAMELA CODARDINI: LA PISTA DEI NARCOS E LA TRAGEDIA DI 11 ANNI FA

Le autorità di Oaxaca hanno iniziato a interrogare gli abitanti della zona e la famiglia di lui. Inoltre, si stanno esaminando i video delle telecamere della zona, in attesa di indicazioni dalle autopsie sul cadavere delle vittime. La pista principale è quella del regolamento di conti da parte dei narcos, in quanto El Yayo sarebbe legato al capo del cartello Los Medina, Alberto Jaime, noto anche come El Piolin, che il 22 ottobre scorso, per sfuggire alla cattura, si è suicidato nel bagno del ristorante dove la Guardia nazionale e l’esercito messicano lo avevano rintracciato e circondato. Inoltre, il 7 gennaio il cugino dell’uomo, Armando Jaime, è scomparso e il suo camion è stato trovato crivellato di proiettili in autostrada.



Peraltro, Pamela Codardini è ex moglie di Alex Bertoli, con cui aveva aperto un ristorante italiano a Mazunte, in Messico, nel 2012. Lo chef friulano si sarebbe indebitato con degli strozzini e il 3 maggio 2013 fu picchiato a colpi di bastone e poi dato alle fiamme, mentre era ancora vivo. La madre e il fratello della donna sono stati informati del duplice omicidio dalla cancelleria consolare dell’ambasciata italiana a Città del Messico. I figli di Pamela Codardini vivevano col padre, dopo la separazione dei genitori. «L’ambasciata italiana a Città del Messico si è prontamente attivata, in accordo con la console onoraria Ingrid Swanton Santilli, con la Procura locale, per richiedere informazioni e procedere al riconoscimento della salma della connazionale – spiega la Farnesina –. L’ambasciata è in contatto con i familiari di Pamela Codardini per prestare l’assistenza necessaria al rimpatrio della salma».