Pamela Mastropietro: Era una ragazza fragile…”

Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro, a Fuori dal Coro è tornata a parlare del brutale omicidio della figlia, avvenuto il 30 gennaio 2018 a Roma, per cui il nigeriano Innocent Oseghale sta scontando l’ergastolo. “È un dolore duro da sopportare. Penso sempre a cosa mia figlia ha subito quel giorno. Immagino le sue paure, i suoi ultimi pensieri. È tremendo, mi distrugge”. La vittima, infatti, fu picchiata, violentata, uccisa e fatta a pezzi, poi scuoiata e privata di alcuni organi. Il delitto avvenne nella casa del killer, in presenza di alcuni connazionali di quest’ultimo.



L’uomo si approfittò di Pamela Mastropietro, che soffriva di disturbi della personalità e che stava cercando di disintossicarsi dalla droga. “Pamela era stupenda, era una ragazza che voleva ricominciare a vivere. Era fragile, come può esserlo chiunque. Chi ha lasciato che Oseghale fosse libero nonostante le condanne per spaccio ha enormi responsabilità, così come le ha chi sta permettendo che i suoi complici girino indisturbati. Ci sono delle prove e delle intercettazioni che dimostrano che queste persone erano in quel momento in quella casa, ma nessuno fa niente. Perché?”, si domanda la donna. 



L’appello della mamma di Pamela Mastropietro allo Stato

La speranza di Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro, è che a Innocent Oseghale non siano concessi né permessi né sconti, dato l’ergastolo. “Durante il processo mi ha chiesto scusa, ma io non le ho mai accettate. Come potrei perdonare? Delle cosce di mia figlia rimanevano solo le ossa, le hanno anche tagliato i seni. Dovrebbe accettare di incontrarmi in carcere e dire tutta la verità, compresa l’identità dei complici. Lo deve a Pamela, al papà di Pamela che è volato in cielo un anno fa, a me, alla nostra famiglia e a tutta l’Italia. Ha compiuto un crimine disumano contro l’intero Paese”, ha continuato.



È per questo motivo che si rivolge allo Stato: “Io spero che non gli permettano di cominciare a uscire dal carcere. Non lo accetterei. Ho voglia di combattere ancora perché noi non siamo così, non dobbiamo abituarci alla violenza. Il Governo devo capirlo. Pamela oggi è un bellissimo angelo”, ha concluso.