Pamela Prati, ospite di “Generazione Z”, racconta la scalata verso il successo e le sue ambizioni prima di diventare famosa: “Io sono diventata famosa al grande pubblico non prestissimo, a 36 anni. Me la sono proprio sudata, la vera e propria gavetta. La mia scuola fortunata è stato il Bagaglino. Io ho avuto sempre le idee molto chiare, volevo fare esattamente quello che sono riuscita a fare. Se non fossi diventata ciò che poi sono diventata, mi sarebbe piaciuta molto l’archeologia o la veterinaria, amando molto gli animali”.



La showgirl è stata scoperta un po’ per caso. Come racconta a “Generazione Z”, “io facevo la commessa, ero giovanissima, e in questo negozio in centro veniva un agente famoso a prendere i vestiti per le grandi attrici. Un giorno capitò con Anita Ekberg solo che lui si occupava di Playboy. Anita mi disse che dovevo farlo per mostrare la mia bellezza. Lui mi diede un appuntamento per fare un provino per Playboy: lo feci con le lacrime agli occhi pensando che non mi prendessero e invece mi presero. Mi dissero che ero proprio sprecata. Io ero anche una brava venditrice, la proprietaria era disperata perché venivano tutti lì per me: mi offrivano la colazione, mi portavano i fiori…”



Pamela Prati: “Ho sempre avuto una grande autostima”

Pamela Prati si lascia andare anche a qualche rivelazione inedita a “Generazione Z”: “Io venni a Roma perché ero innamorata di Franco Gasparri. Mi piacevano i fotoromanzi, volevo farne parte. Poi l’ho conosciuto perché nel negozio dove lavoravo io veniva la sua fidanzata. Lui era bellissimo e io rimanevo a guardarlo: poi ho continuato anche io con la mia carriera”.

La showgirl, molto sicura di sé, spiega di non essere sempre stata così spavalda: “Da bambina ero timida, poi ho lavorato molto su me stessa. Nonostante ciò ho avuto sempre un’autostima molto alta, bisogna credere in noi stessi, anche se senza esagerare. Madre Natura con me è stata generosissima. Essere sicuri di noi stessi sicuramente aiuta molto”.