«Il fenomeno dei reality non mi dispiaceva quando i primi programmi erano delle novità». Parola di Pamela Prati, che negli anni ha partecipato a diverse trasmissioni di questo tipo, tra cui il Grande Fratello Vip. «Non sono contro i reality, ma vorrei che si producessero anche show come quelli di una volta», racconta la showgirl a Il Tempo. Il problema, dunque, è che i reality hanno preso il posto dei varietà. Un genere che Pamela Prati conosce molto bene. «Oggi forse solo Bonolis e Conti propongono ancora cose che si ispirano alla grande tv di quel periodo». A tal proposito, non nasconde il desiderio di tornare al Salone Margherita: «Fa veramente rabbia pensare di tenere chiuso un teatro così, unico nel suo genere». Vorrebbe quindi prender parte ad uno spettacolo con gli amici di sempre. Cita Pingitore, Gullotta, Martufello, Pippo Franco. «Se ce lo permetteranno sarà bellissimo anche perché il Salone Margherita dopo tutti questi anni è anche un po’ casa nostra».



E i politici erano pazzi del Bagaglino, infatti Pamela Prati ricorda che tutti i protagonisti della Prima Repubblica andavano in prima fila. «Morivano dalla voglia di partecipare». Ricorda ancora quando andò Andreotti, «uomo intelligente, ironico e geniale, del resto apprezzare l’ironia è una caratteristica proprio delle persone intelligenti».



PAMELA PRATI, DA GABRIELLA FERRI A RAFFAELLA CARRÀ

Pamela Prati a Il Tempo condivide il ricordo di Gabriella Ferri. «Entravo nel suo camerino e rimanevo incantata ad ascoltarla». Invece il primo incontro con Pier Francesco Pingitore non andò bene. «Mi proposero un copione che reputavo non adatto a me, poi l’anno successivo mi proposero un’altra cosa, accettai e fu un vero trionfo, da quel momento è iniziata la mia lunga storia durata 28 anni con il Bagaglino». Ora torna con un nuovo progetto artistico che riguarda la musica. Ha lanciato il singolo “L’estate è adesso”. «Il video ha superato le 300mila visualizzazioni. Sono molto soddisfatta, il pezzo sta piacendo molto al pubblico». Anche per questo non le piace esser definita soubrette. «Mi sento e sono una showgirl più che una soubrette, la showgirl sa fare un po’ tutto: cantare, ballare, recitare».



Infine, ricorda Raffaella Carrà, che era un riferimento per lei. «Da piccola, come migliaia di ragazzine, sognavo di fare questo lavoro guardando le Kessler e Raffaella. Per me lei era felicità, speranza e gioia. Guardandola mi sentivo libera». Ricorda anche tutte le volte che la invitava a Carramba: «Non mi sembrava vero».