Pamela Villoresi, chi è Giorgio Strehler
Pamela Villoresi, attrice straordinaria e di una bellezza interessante, è legata al nome di Giorgio Strehler, il grande regista del ‘Piccolo Teatro’ dove è approdata dopo essersi fatta conoscere dal grande pubblico con il ‘Marco Visconti’. Giorgio Strehler è stato uno dei più importanti registi italiani dividendosi tra teatro, grande e piccolo schermo. Nel 1947 ha fondato il Piccolo Teatro di Milano ma la sua carriera è iniziata come attore, ma è come regista che ha ottenuto i suoi più grandi registi dirigendo più di 300 spettacoli vari sia di prosa che opere liriche.
Giorgio Strehler ha dedicato tutta la sua vita alla recitazione concentrandosi soprattutto sull’attività teatrale. Grande scopritore di talenti, è riuscito a portare a galla il talento di quelli che, oggi, sono degli attori straordinaria. Tra questi c’è anche Pamela Villoresi che, nelle varie interviste, non perde occasione per ricordare il grande regista.
Pamela Villoresi e il legame con Giorgio Strehler
In una lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Nazione, Pamela Villoresi ha parlato della sua straordinaria carriera riconoscendo di essere molto fortunata ad aver incontrato dei grandi registi con cui ha lavorato tra cui spicca proprio Giorgio Strehler. “Mi devo ritenere fortunata perché mi hanno offerto cose interessanti, ma per quanto fossi agli inizi ero propensa a fare cose di qualità. Se dovevo scegliere tra certi film facili che mi avrebbero regalato soldi assieme alla popolarità e l’opportunità di recitare per Strehler o al Teatro d’Europa non ho mai avuto esitazioni “, ha detto l’attrice.
Ma come avvenne l’incontro tra la Villoresi e Giorgio Strehler? A svelarlo, in un’intervista di qualche tempo fa rilasciata al Corriere della Sera, è stata la stessa attrice: “Mentre giravo Marco Visconti, arrivai al Piccolo per un provino con Strehler, che cercava tre ragazze per il Campiello. Mi prese per tutti e tre i ruoli; mi disse che avrebbe scelto quale parte affidarmi in base alle altre due attrici che avrebbe trovato. Strehler è stato il mio padre teatrale: devo a lui i ferri del mestiere. Dopo la sua morte è stato difficile: mi sono trovata come un’apprendista che era stata nella bottega di Leonardo”, ha ricordato al Corriere della Sera.