JÖRGES DOPO LO SCANDALO DEL ROBERT KOCH INSTITUTE

Non si placano in Germania le polemiche attorno allo scandalo che ha colpito il Robert Koch Institute, con alcune importanti rivelazioni che gettano ombre pesanti sulla gestione della pandemia. Infatti, il giornalista Hans-Ulrich Jörges ai microfoni di Welt per la rubrica “Il mio mondo, la mia opinione” dovendo scegliere quali fossero i vincitori della giornata ha indicato coloro che non si sono vaccinati per il Covid. «È passato un po’ di tempo, ma è una storia molto emozionante, perché per me i vincitori sono i non vaccinati dell’era del coronavirus. Ora sono stati riabilitati», ha dichiarato l’editorialista tedesco.



Il riferimento è a un dettaglio che è emerso dalla pubblicazione dei verbali delle riunioni del Robert Koch Institute, da cui è emerso ad esempio che già nel novembre 2021 gli esperti avevano stabilito che l’affermazione secondo cui l’emergenza Covid era una pandemia dei non vaccinati non era corretta. «L’intera popolazione è coinvolta nella pandemia, compresi i vaccinati. Ora bisogna pensare a cosa significava per i non vaccinati di allora», ha aggiunto Jörges.



PANDEMIA NON VACCINATI COVID? UNA FAKE NEWS

Il giornalista ha ricordato tutte le restrizioni introdotte all’epoca, ad esempio «solo le persone vaccinate e guarite potevano circolare liberamente. I non vaccinati non potevano andare al cinema, a teatro, ai concerti o al ristorante. Non potevano fare nulla, tranne lavorare, anche se dovevano sottoporsi al test ogni giorno». Hans-Ulrich Jörges lo ha definito uno «choc», anche perché era convinto «che una tale violazione delle libertà civili fosse del tutto impossibile» in Germania. L’editorialista ha rimarcato anche il trattamento riservato ai non vaccinati Covid: «Sono stati anche insultati e maltrattati in un modo di cui ci si può vergognare solo a posteriori».



Se i non vaccinati Covid sono i vincitori della giornata, i perdenti invece per Jörges sono «tutte le persone che hanno insistito sulla pandemia dei non vaccinati». Nel corso del suo intervento a Welt ha fatto anche i nomi di chi dovrebbe chiedere scusa: «Il Ministro della Sanità Spahn, l’onorevole Söder, l’onorevole Lauterbach, l’onorevole Ramelow del Partito Linke e, udite, udite, anche il Presidente federale Steinmeier l’ha diffusa, in massima istanza, per così dire. È una storia semplicemente impossibile. E credo che ora dovrebbero scusarsi pubblicamente per questo».