Mentre la pandemia si produce in nuove varianti pronte ad alimentare confusione e incertezza c’è invece chi ha le idee ben chiare sul rapporto fra politica e sanità.
E’ Patrizia Polliotto, attesa in diretta dalle 13.35 alle 14.00 oggi a ‘Un Giorno Speciale’ su ‘Radio Radio’ con Francesco Vergovich e il giornalista cattolico Maurizio Scandurra (in fm, sul web in streaming su www.radioradio.it e sul digitale terrestre in tutta Italia al numero 253).
Il noto e stimato legale d’impresa – spesso ospite in tv anche a ‘Canale Italia’ e autrice di importanti pareri tecnici affidati a primarie agenzie di stampa nazionali tra cui anche l’Ansa – presiede infatti la terna di ospedali milanesi Galeazzi, San Siro (entrambi IRCCS) e Sant’Ambrogio.
Tre strutture rinomate e di eccellenza in capo al ‘Gruppo San Donato’ fondato e guidato dalla Famiglia Rotelli, prima realtà sanitaria privata in Italia “con un fatturato di un miliardo e 700 milioni di euro. Poi vengono ‘Humanitas’ con 880 milioni, ‘GVM’ con 700 e ‘Garofalo’ con 200”, esordisce il famoso avvocato torinese, che annovera in curriculum ruoli di prestigio in primarie società pubbliche e private quali ‘Compagnia di San Paolo’, ‘Juventus’, ‘Reply’, ‘Engineering’, ‘NB Aurora’ e moltissime altre.
“Durante la pandemia, come ‘Gruppo San Donato’ abbiamo potenziato i reparti di terapie intensive grazie all’interazione fra risorse nostre, donazioni di banche, privati e preziose operazioni di crowdfunding quali quelle firmate da Fedez e Chiara Ferragni in aiuto del San Raffaele, altro nostro ospedale”, precisa Patrizia Polliotto.
“Come IRCCS Galeazzi, siamo inoltre diventati Hub regionale ortopedico in Lombardia per tutti quei pazienti impossibilitati a essere assistiti nei propri capoluoghi di provincia causa riconversione degli ospedali locali per Covid. Come ‘Gruppo San Donato’, abbiamo altresì fornito personale specializzato anche all’ospedale allestito in Fiera a Milano allo scoppio della pandemia”.
E sul rapporto sanità-politica, riflette attentamente su come “La prima costituisca l’80% del bilancio di una Regione. Quindi, le decisioni di Presidente e Assessore alla Sanità rivestono un ruolo fondamentale in tal senso”, chiosa.
Per poi proseguire: “La sanità privata presenta infatti, rispetto a quella pubblica, molti punti di forza: una maggiore efficacia gestionale, con monitoraggio costante dei costi. E’ un’azienda, deve necessariamente sapersi reggere in piedi. Occorre che lo Stato affidi ai privati molte più aree di servizi beneficiando di maggiore controllo della spesa e punti di eccellenza. Oggi un’impresa privata sanitaria tende a convenzionarsi in relazione ai valori di mercato che determinano quanto un servizio venga più o meno pagato. E’ una questione di equilibrio, convenienza e opportunità. Quindi, si prediligono solo certe aree d’intervento per un mero interesse economico”.
Con evidenti rovesci della medaglia. “E questo fa sì – prosegue il legale – che vi siano anche delle ricadute in ambito formativo legate alle risorse umane: i giovani studenti di medicina saranno così naturalmente orientati a formarsi più sulle specializzazioni meglio retribuite, scegliendo quindi da un punto di vista anche prettamente salariale da che parte stare, con evidenti penalizzazioni per l’intero sistema sanitario. Ci saranno inevitabilmente più specialisti di un tipo e meno di un altro”.
Mentre per il futuro, la Presidente dell’IRCCS Galeazzi rileva invece come “Lo Stato deve necessariamente muoversi nella direzione di un maggiore affidamento al privato di un plateau crescente di servizi sanitari: oggi è impensabile proseguire come l’Italia fa da sempre. Servono costi, tempistiche e modalità certe per essere competitivi e gestire al meglio la spesa pubblica sulla salute. Più prestazioni in mano ai privati significa incremento della qualità e riduzione dei costi, miglioramento dell’offerta e ottimizzazione dei processi”.
Perché, per Patrizia Polliotto, già al vertice di società come ‘Iren’ e ‘Viasat Group’ nonché fondatore e presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, “Anche la sanità si muove sui binari congiunti di formazione e innovazione tecnologica. A partire da luglio 2022 gli ospedali Galezzi e Sant’Ambrogio si sposteranno dalle loro sedi storiche nel nuovo superpolo tecnologico-sanitario che come ‘Gruppo San Donato’ stiamo ultimando nell’area ex Expo di Rho, zona di cerniera fra Piemonte e Lombardia. Sarà una delle strutture più ampie e avanzate d’Europa, frutto di un investimento complessivo, incluse attrezzature e macchinari, di ben 600 milioni di euro”.