LA PROPOSTA DI PANETTA NEL SUO “PASSO D’ADDIO” DALLA BCE RILANCIA GLI EUROBOND
È una sorta di “passo d’addio” quello che Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della BCE, ha scritto oggi in un lungo articolo su “Politico”, poi ripreso dal blog della Banca Centrale Europea: dal 1 novembre l’economista italiano sarà infatti il nuovo Governatore della Banca d’Italia, succedendo a Ignazio Visco per scelta diretta del Governo Meloni (e in particolare del Ministro del MEF Giancarlo Giorgetti). Nel suo discorso legato ai propositi di ritrovare e rilanciare una vera «unione bancaria completa», Panetta cita in causa gli eurobond riconoscendo come – se costruiti con le dovute accortezze e garanzie – proprio una loro mancanza finora ha decretato il fallimento di un’Unione dei mercati dei capitali.
«Le tensioni geopolitiche e le sfide globali emerse negli anni recenti – prime tra tutte la transizione digitale e il cambiamento climatico – rendono necessario rafforzare la capacita’ dell’economia europea di fronteggiare shock dirompenti e di investire sul futuro», scrive Fabio Panetta auspicando nei prossimi mesi la creazione di un mercato dei capitali integrato a livello europeo, un progetto varato dalla Commissione europea nel 2015 e noto come “Unione dei mercati dei capitali”. Il primo ostacolo in questo cammino è stato proprio l’assenza «di un titolo sovrano privo di rischio emesso su base stabile dall’Ue», rileva il componente BCE citando l’esempio degli Stati Uniti che storicamente si sono sviluppati attorno «a un titolo sovrano», con i mercati dei capitali formatisi in parallelo con la «crescita del mercato dei titoli pubblici emessi dal governo federale».
“UNIONE BANCARIA COMPLETA IN UE, SERVONO NUOVI PASSI”: PARLA IL PROSSIMO GOVERNATORE BANKITALIA FABIO PANETTA
Secondo ostacolo a questa autentica unione economica europea, secondo Panetta, è dettato proprio dalla mancanza di una «unione bancaria completa, che costringe le banche europee a operare in uno o pochi mercati nazionali». Per il prossimo Governatore di Bankitalia, le banche rivestono una cruciale importanza nel funzionamento di tutti i mercati dei capitali: «operano – di norma con un ruolo di primo piano – in importanti segmenti come la gestione del risparmio, la sottoscrizione e il classamento di titoli obbligazionari, le operazioni di quotazione in borsa e la consulenza finanziaria. Svolgono ovunque un ruolo attivo nei mercati dei titoli sia azionari sia a reddito fisso, spesso fornendo servizi di market-making».
È difficile dunque ipotizzare una vera e propria Unione dei Mercati dei Capitali, chiosa Panetta su “Politico”, senza che i principali attori di mercato, ovvero le banche, «possano operare liberamente nell’intero mercato europeo. Il panorama globale sta mutando rapidamente, e l’Europa deve porsi all’avanguardia del cambiamento. Per riuscirci, ha bisogno di una vera e propria unione dei mercati dei capitali». Un titolo privo di rischio come gli eurobond, conclude il Governatore prossimo di Bankitalia, «è necessario per lo sviluppo delle principali attività tipiche di ogni mercato dei capitali sviluppato. Ad esempio, la possibilità di scambiare un benchmark esente da rischi faciliterebbe la determinazione del prezzo di prodotti finanziari rischiosi, quali le obbligazioni societarie e i derivati, stimolandone lo sviluppo». In poche parole, per Panetta l’emissione su base permanente «di un titolo pubblico europeo rappresenterebbe un punto di svolta. L’Ue deve avere una propria capacità fiscale, con la possibilità di far ricorso al mercato dei capitali. Senza di essa la costruzione di un mercato dei capitali europeo funzionale e competitivo risulterebbe assai ardua».