Leon Panetta, capo della CIA dal 2009 al 2011, ha parlato in una intervista a Repubblica delle sorti della guerra in Ucraina a distanza di un anno dal suo inizio: “Conosco Putin da molto tempo. So chi è e come opera, ma non avevo mai pensato prima che fosse stupido nel prendere le sue decisioni. Mi ha sorpreso e offeso che abbia scelto di invadere una democrazia sovrana, come hanno fatto altri tiranni. Ovviamente l’intelligence aveva previsto che avrebbe invaso, aspettandosi un’operazione molto rapida, ma al contrario gli ucraini hanno resistito ed evitato il suo successo”, ha affermato.



Le conseguenze negative del gesto del presidente si stanno ripercuotendo adesso anche sulla Russia stessa, a causa delle sanzioni imposte da Nato e Usa: “L’errore di Putin è stato sovrastimare i suoi militari. Era sicuro che fossero capaci di invadere e catturare Kiev in pochi giorni. È ovvio che le forze armate russe non sono più quelle del passato. Comando e controllo, sistemi d’armi e logistica sono tutti indeboliti. Sono una forza esaurita. Ha fallito”.



Panetta: “Putin dovrà scegliere sconfitta o negoziato”. Gli sviluppi della guerra in Ucraina

Leon Panetta ha le idee chiare in merito a quelle che sono le sorti della guerra in Ucraina: “Putin, come mi dice costantemente l’intelligence, continuerà sempre a raddoppiare gli sforzi per cercare di rovesciare la situazione, ma la realtà è che sta perdendo. Il 2023 sarà l’anno in cui verrà costretto a scegliere tra la sconfitta totale o il negoziato”, ha rivelato. Affinché ciò avvenga, tuttavia, sarà necessario che Kiev non molli.

È per questo motivo che l’ex capo della CIA ha rivolto un appello agli alleati, ovvero la Nato e gli Usa: “Dobbiamo dare all’Ucraina qualunque cosa di cui abbia bisogno per difendere il Paese. Sono contento che siano stati forniti i carri armati, e spero vengano consegnati presto, come i missili, le artiglierie e le difese aeree. Deve avere successo nel continuare l’avanzata dell’estate e lanciare un’offensiva che spinga i russi fuori dal Donbass e la Crimea”, ha concluso.