Il panettone è senza dubbio il dolce della tradizione di Natale, non soltanto a Milano e in Lombardia, dove lo stesso è nato, ma anche nel resto della penisola. Quando si festeggia la Vigilia, Natale e Capodanno in famiglia, non può mai mancare un panettone, che sia classico quindi con uvette e canditi, ma anche liscio o condito con delle gustose creme, il “panetun” è una presenza fissa sulle nostre tavole in questo periodo, un po’ come l’albero e il presepe.
C’è chi poi se lo gusta anche prima di Natale, quando inizia ad essere messo in commercio nei vari supermercati e in quel caso alla fine del Natale il conto potrebbe essere un po’ “salato”, non tanto per il gusto quanto per la spesa. Secondo quanto riferito dal portale Cook del Corriere della Sera, quest’anno il panettone ha subito un bel rincaro (così come molti altri prodotti del resto), rispetto al 2023, di conseguenza la spesa da mettere in preventivo è superiore a quella di un anno fa di questi tempi.
PANETTONE, I PREZZI DEL 2024: GLI AUMENTI CERTIFICATI
A certificarlo è stato l’Osservatorio del Panettone a firma Maiora Solutions, che ha indagato i prezzi medi dei panettoni venduti nel nostro Paese, e segnalando come anche per quest’anno si sia registrato un aumento, il terzo in serie dopo quelli del 2021, 2022 e appunto 2023. Di fatto se rapportiamo il prezzo del panettone 2024 a quello del 2020 ci viene da piangere, di conseguenza meglio non farlo.
Confrontando il prezzo di 28 panettoni, fra cui 12 industriali e 16 invece artigianali, è emersa una forchetta del 4-6 per cento di aumento sui prezzi rispetto all’anno scorso. Maiora fa sapere a riguardo che se nel 2022, rispetto al 2021, si era verificata una vera e propria esplosione dei prezzi a causa dell’inflazione e del costo delle materie prime, nel 2024 i prezzi si sono stabilizzati, così come avvenuto nel 2023, di conseguenza l’aumento c’è stato ma comunque più moderato rispetto appunto a due anni fa.
PANETTONE, I PREZZI DEL 2024: DA QUELLI ARTIGIANALI A QUELLI INDUSTRIALI
Ma vediamo un po’ di prezzi, a cominciare dal panettone di Peck, il negozio di gastronomia di maggior pregio di Milano, che quest’anno costerà 40 euro (un chilogrammo), rispetto ai 36 di un anno fa. Si tratta quindi di un aumento dell’11%, mentre Iginio Massari, il maestro per eccellenza della pasticceria, si è fermato al 7% e Gualtiero Marchesi al 4%. Il panettone di Marchesi è però il più caro di tutti, ben 48 euro al chilo, mentre fra i big il dolce della pasticceria San Gregorio è l’unico che resta sotto i 40 euro, precisamente 39.
Il panettone di Cracco costa invece 44 euro, mentre chef David Muro della pasticceria di Pinerolo propone l’innovativo PanCricri, fatto con la farina di grilli e in vendita a ben 55 euro al chilo. In controtendenza, fra gli industriali, Balocco, che ha abbassato del 23% il prezzo, mentre Tre Marie lo ha aumentato del 10%, così come Le Grazie. Bistefani è quello più economico fra i monitorati, mentre il più costoso è il nuovo panettone Motta in collaborazione con Bruno Barbieri, 14,9 euro al chilo.