Quella che inizialmente pareva essere solo un’impressione legata alla reclusione forzata della popolazione nelle proprie case, si sta invece rivelando come un’atroce verità: il panico da Coronavirus colpisce la salute mentale, sia in ambito sanitario che nella società in generale. È lo studio pubblicato su “Science Direct” da quattro ricercatori, tre di nazionalità tedesca e uno proveniente dall’Irlanda, che hanno evidenziato il caso di un paziente affetto da schizofrenia con deliri e allucinazioni legati all’ansia da Covid-19. Si tratta, nello specifico, di un uomo di 43 anni, non sposato, portato in ospedale dal padre durante la fase iniziale dell’epidemia in Germania (17 marzo 2020). Il ricovero è stato ritenuto necessario dai medici perché circa una settimana prima il giovane aveva sentito le voci dei vicini (sia maschili che femminili) che lo rimproveravano, in quanto ex soccorritore, per non essersi preso cura a sufficienza dei suoi genitori, che avrebbero potuto così perdere la vita a causa del virus che sta tenendo sotto scacco l’intero orbe terracqueo.



PANICO DA CORONAVIRUS COLPISCE SALUTE MENTALE: IL CASO DI UN PAZIENTE DI 43 ANNI

Il 43enne ha riferito al personale sanitario che le voci sostenevano anche che tutti i vicini avrebbero potuto contrarre il Coronavirus a causa della sua negligenza. Egli stesso ha riconosciuto le voci come allucinazioni, che potrebbero essere il segno di un peggioramento della sua psicosi paranoica, diagnosticata per la prima volta nel 2011. Tuttavia, obbedendo a queste voci, si è recato a casa dei suoi genitori nel cuore della notte per controllare se fossero vivi, ma, arrivato davanti alla porta d’ingresso, ha deciso di non entrare in casa. Credeva anche di essere sempre spiato dalle telecamere a casa sua e si aspettava personalmente di essere immune al Covid-19 dopo essere già stato infettato da un messaggio cinese ricevuto su un gruppo WhatsApp. Gli studiosi riferiscono che l’esame fisico al quale hanno sottoposto l’uomo non ha rivelato alcun risultato patologico. Gli esami di laboratorio hanno indicato un lieve aumento dell’emoglobina corpuscolare media (MCH) e degli enzimi epatici aspartato aminotransferasi (AST/GOT) e alanina aminotransferasi (ALT/GPT), forse come risultato dell’uso di alcolici in passato o come effetto collaterale di un farmaco.

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