Gli incredibili eventi meteorologici che stanno colpendo le aree tra Emilia-Romagna e Lombardia nelle ultime settimane, con grandinate record, stanno causando un allarme per i sempre più diffusi pannelli fotovoltaici. Nelle 24 ore tra il 21 e il 22 luglio si sono contate oltre 46 violente grandinate, composte però da chicchi sferici di dimensioni inusuali, che hanno toccato anche i 10 cm di diametro, con danni diffuso su tutto il territorio.



Così come, infatti, con le grandinate vengono distrutti i raccolti, le piante, le serre e in generale le strutture agricole, lo stesso avviene con i pannelli fotovoltaici. Nel modenese, nel trevigiano e nel vicentino la grandine ha distrutto le auto e i vetri delle abitazioni, e i pannelli progettati per resistere ai danni fisici, hanno ceduto, lasciando case ed aziende senza corrente elettrica. La distruzione ha riguardato anche i pannelli fotovoltaici di ultimissima generazione, che secondo Alessandro Villa, Amministratore Delegato Elmec Solar, sono progettati per resistere a pressioni da parte della grandine di circa 80 km/h, con sfere artificiali sparate contro i pannelli, di un diametro di circa 25 mm.



Pannelli fotovoltaici e grandine: “Le sfere sono da 10 cm e piovono a 150 km/h”

Villa spiega che i pannellivetro temperato da 3,2 mm” che sotto presenta “altri strati: due fogli di EVA, film in materiale plastico che incapsulano, fondendosi, le celle fotovoltaiche”. Il retro, invece, è “realizzato con un film plastico ad elevata resistenza (Tedlar)”, sottolineando che il tutto è progettato esattamente per resistere anche alle più violente pressioni meteorologiche e fisiche.

“La grandine da 2 cm di solito arriva a terra a meno di 70km/h”, spiega ancora Villa parlando dei pannelli fotovoltaici, “e si tratta di chicchi che hanno un corpo centrale compatto, ma esternamente sono parzialmente disgregati“. Tuttavia, “l’emergenza climatica e la tropicalizzazione dei territori ha portato un innalzamento della quota dei cumuli nembi” così “la grandine riesce a salire a quote maggiori rispetto al passato, con un aumento della dimensione del chicco e una sua capacità di resistere in discesa per un tempo maggiore”. Questi fenomeni fanno si che un chicco di grandine “delle dimensioni di una pallina da tennis, arriva a 120km/h “, mentre “uno da 10cm arriva a 150km/h e può pesare anche un chilo“, con il risultato che “oltrepassano la tenuta del pacchetto descritto sopra che costituisce il pannello fotovoltaico”.