Una pantera nera è stata avvistata in Puglia, più precisamente nel Barese, a Giovinazzo, e subito è scattato l’allarme da parte dell’intera popolazione, terrorizzata all’idea che il grosso felino possa aggirarsi indisturbato nelle campagne, mettendo a rischio l’incolumità delle persone. La segnalazione risale alla mattinata di ieri, mercoledì 10 marzo 2021, quando un contadino residente a Palese ha raggiunto le campagne di Giovinazzo, fermandosi precisamente in località “Bile”, al solo scopo di raccogliere gli asparagi cresciuti in un terreno attualmente in stato di abbandono. Di certo, non si aspettava di vedere ciò che ha visto.
Come riporta “La Gazzetta del Mezzogiorno” scrive che l’uomo avrebbe notato la pantera nera sul tetto di una pagliara, tipica costruzione che funge da capanno degli attrezzi in Puglia, mentre se ne stava accovacciata a scrutare il panorama. Una scena da brividi e di fronte alla quale il diretto interessato, comprensibilmente impaurito, ha cercato comunque di mantenere il sangue freddo e di fare ritorno al proprio veicolo, da cui avvisare le forze dell’ordine e richiedere il loro intervento.
PANTERA NERA IN PUGLIA, IL SINDACO: “ABBIAMO SEGNALATO L’ACCADUTO ALLA PREFETTURA DI BARI”
L’avvistamento della pantera nera ha fatto immediatamente scattare la psicosi tra la popolazione residente, anche perché, quando il contadino è riuscito a raggiungere nuovamente la propria automobile, al cui interno aveva lasciato il proprio cellulare, l’animale si era già dileguato e non si è più riusciti a rinvenire le sue tracce. “Abbiamo ricevuto questa segnalazione, che ovviamente è stata denunciata e verbalizzata al comando della nostra polizia locale – ha asserito ai microfoni de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma –. Visto che il luogo dell’avvistamento collega la mia città con quella di Bitonto, sono in stretto contatto anche con il mio collega, il primo cittadino Michele Abbaticchio. Invitiamo tutti alla massima cautela e attenzione, soprattutto chi va in campagna per lavoro o per hobby, nel frattempo abbiamo già segnalato l’accaduto alla Prefettura di Bari”.