Paola Binetti, ex parlamentare, è stata nominata consulente della Commissione Diritti umani del Senato. Ad annunciarlo è stata la presidente leghista Stefania Pucciarelli, che ha appunto comunicato l’importante nomina attribuita al medico e docente universitario già con incarichi di prestigio nella commissione permanente igiene e sanità, la tutela e la promozione dei diritti umani, l’infanzia e l’adolescenza, e infine membro della Commissione parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità “Il Forteto”, e della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori.



L’ex senatrice di Forza Italia ha sempre esposto la sua chiara e netta posizione contro l’eutanasia ma anche l’aborto e la difesa del feto, anche con numerose battaglie legislative, ed ora, con l’importante nomina in Commissione Diritti umani del Senato, è chiaro come questi termini entrino sempre di più nelle stanze di Palazzo Madama. Ma scopriamo brevemente chi è Paola Binetti, una figura assolutamente autorevole nell’ambito della sanità, dei giovani e della famiglia che su questi temi collabora da anni con ilSussidiario.net.



PAOLA BINETTI NOMINATA DALLA LEGA CONSULENTE DELLA COMMISSIONE DIRITTI UMANI: LA SUA CARRIERA IN BREVE

Per 15 anni ha diretto il Dipartimento per la ricerca educativa e didattica presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, oltre ad essere professore ordinario di ‘Storia della medicina e Scienze umane’ sempre presso la stessa università. Paola Binetti è anche Psicoterapeuta, specialista in psicologia clinica e in neuropsichiatria infantile.

Numerosi i progetti di ricerca in Italia e all’estero a cui ha preso parte e all’attivo ha più di 200 articoli su rivesti, e svariate pubblicazioni nel campo della Medical Education. A giugno di un anno fa, commentando l’abrogazione della sentenza Roe vs Wade negli Stati Uniti, la Binetti disse: “Sul piano legislativo, l’aborto in Italia non è mai stato considerato un diritto, né tantomeno un diritto di natura costituzionale, anche se la prassi, il linguaggio comune, l’enfasi di certe argomentazioni tendevano a farlo apparire come tale”.