Referendum sull’eutanasia, vivace duello tra Paola Binetti e Marco Cappato a Coffee Break. Due posizioni totalmente diverse sul tema, come sappiamo, questa l’analisi della senatrice Udc: «Sono contraria per mille motivi. Io sono un medico, tutto l’iter formativo del medico è orientato a prendersi cura del paziente. Io mi sto battendo in questo momento per la legge 38 sulle cure palliative, abbiamo fatto poco fino adesso. Questo è quello che fa un medico. Se un medico davanti a un malato che non può guarire, dicesse “è meglio che muori”, sa quanti pazienti si vedono ogni giorno? Noi ci battiamo nello studio, nella ricerca e nell’assistenza per ridurre dolore, disagio e sofferenza»
Soffermandosi sulla libertà dei pazienti, Paola Binetti ha precisato: «Ma la volontà non è una potenza che va al di fuori della globalità della mia persona. La mia volontà è fortemente condizionata dalle emozioni, dal consenso, dall’autostima in cui mi muovo». «Quindi facciamo decidere gli altri?», la replica provocatoria di Marco Cappato. Netta la Binetti: «Non è questo, stai barando come bari sempre quando si arriva a questo punto. La volontà è una potenza circondata da altre mille forme. E’ facilissimo convincere una persona che la sua vita non vale più o che non ha più senso. Ma la realtà non è una potenza secca, ma che si nutre».
PAOLA BINETTI VS MARCO CAPPATO: SCONTRO DURISSIMO
Marco Cappato ha tenuto a precisare: «L’istigazione è un reato. Quello che dice la Binetti è una pura falsità. Io sono stato assolto perché abbiamo dimostrato che la scelta di Fabo era di Fabo, se fossi stato io a istigarlo sarei stato condannato a 12 anni di carcere. Stai dicendo una cosa falsa». Furiosa la risposta di Paola Binetti: «Tu stai dicendo una cosa che non tiene nessun conto della forma psicologica di ognuno di noi. Sono anni che mi confronto con Cappato e bara sapendo di barare». «Lei dice che non si è mai liberi, che la libertà non esiste», la nuova provocazione di Cappato. Tranchant la psichiatra: «Tu imbrogli come al solito, stai imbrogliando alla grande: è la tua forma di radicalizzare le cose fino a stravolgere totalmente, non è questo quello che ho detto e quindi non puoi farmelo dire».