Paola Caruso torna a parlare di sè e del figlio Michele, che da diverso tempo combatte con la malattia dopo quella sfortunata vacanza in cui è stato curato in modo sbagliato da un medico. L’ex bonas di Avanti un altro si trova ora a New York, più precisamente a Rochester, una città che conta circa 200mila abitanti negli Stati Uniti. Trascorrerà il giorno di Natale in ospedale per effettuare alcuni esami al bimbo, ancora compromesso dopo un’iniezione errata in Egitto.
Uno spavento e un dolore, quello di Paola Caruso, che nessun genitore dovrebbe mai vivere. Eppure, con tenacia, la soubrette ha deciso sin da subito di parlarne con il pubblico senza nascondere la sua grande sofferenza. Il piccolo Michele, infatti, dopo essere stato curato male mentre si trovava in vacanza in Egitto, ha subito un danno alla gamba, con una capacità motoria compromessa che lo costringe a cure di vario genere. Oggi, Paola Caruso si affida agli Stati Uniti, speranzosa di poter risolvere questo problema, figlio di un momento sfortunato.
Paola Caruso, l’ultima speranza per il figlio Michele: “Dovrà stare bloccato per…”
A mostrarsi nell’ospedale di Rochester è stata lei stessa tramite alcune storie di Instagram, dove ha fotografato il figlio Michele insieme ad altri bambini. Attualmente Paola Caruso si trova in una clinica specializzata in danni motori, e rivolgendosi ai fan ha augurato Buon Natale precisando di trovarsi in ospedale con “Michelino“. Dopo i vari messaggi di supporto e di curiosità dei fan, Paola ha continuato ad aggiornare la sua fanbase con alcune storie che testimoniano il Natale passato insieme ai bambini in ospedale. La struttura ha infatti organizzato una festa con tanti regali e dolci al fine di rendere più piacevole il soggiorno forzato.
“Un medico lì mi ha dato la speranza di una possibilità di rimediare parzialmente al danno“, ha spiegato Paola Caruso tempo fa. “Andremo lì per fare un ultimo esame che ci darà la percentuale di successo dell’intervento“. A Verissimo aveva spiegato di aspettare un’operazione chirurgica dove Michele si dovrà sottoporre per ben sei ore sotto i ferri per poi dover rimanere immobile per tre mesi. Si tratterebbe dell’ultima speranza per Paola Caruso, che oggi sta tentando anche la strada degli Stati Uniti per rendere la vita di suo figlio meno difficile di quella che è oggi dopo quel maledetto viaggio in Egitto.