Paola Cortellesi, intervenuta a “Domenica In”, nel corso della puntata del 19 settembre 2021, ha parlato innanzitutto della ripresa del cinema: “Siamo contenti di avere contribuito a riportare la gente in sala. Il settore aveva bisogno di ripartire e una risata condivisa con una persona sconosciuta al tuo fianco è un’emozione incredibile”. Un difetto di Antonio Albanese, con cui ha centrato il successo con il film “Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto”?
“Noi siamo una coppia perfetta sul lavoro, siamo in anticipo sempre. Siamo entrambi un po’ stakanovisti. Quello che per gli altri sarebbe un suo difetto, per me è invece un pregio”. Ci sarà un terzo episodio del film? “No, perlomeno al momento non è previsto”. Poi, una battuta su Laura Pausini: “È un pezzetto di cuore per me”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
PAOLA CORTELLESI: “ALCHIMIA INCREDIBILE CON ANTONIO ALBANESE
Questo weekend torna il tanto atteso appuntamento con “Domenica In”, il contenitore pomeridiano di punta del servizio pubblico: e per l’esordio stagionale su Rai 1 di Mara Venier e soci, i riflettori saranno puntati stavolta su un parterre di ospiti che vedrà la presenza, tra gli altri, di Paola Cortellesi e Antonio Albanese. E la presenza dei due attori negli studi “Fabrizio Frizzi” di Roma, dove viene trasmessa in diretta la tredicesima edizione del talk show di successo (appuntamento dalle ore 14 sulla rete ammiraglia), non è affatto casuale dato che sono stati di recente protagonisti del ritorno al cinema con le vicende narrate nel sequel de “Come un gatto in tangenziale”, sottotitolo “Ritorno a Coccia di Morto”.
Cosa riserverà l’ospitata della 47enne attrice, sceneggiatrice nonché comica romana assieme ad Antonio Albanese? Inevitabilmente si parlerà della pellicola diretta dal regista e compagno Riccardo Milani, col quale forma oramai da anni un sodalizio che va a gonfie vele tanto sul set quanto nella vita privata. Insomma, un inizio col boom per la nuova edizione di “Domenica In” dato che la Cortellesi pure di recente è stata protagonista di una serie di interviste che hanno accompagnato l’uscita delle sale del film di Milani lo scorso 26 agosto. E nel quale torna a vestire i panni di Monica, un personaggio che ‘rischia’ di diventare iconico nel mondo della nuova commedia all’italiana e per il quale ha ricevuto molti elogi (anche perché del film, assieme al compagno, ha scritto proprio la sceneggiatura).
PAOLA CORTELLESI, “L’ISPIRAZIONE DELLE BORGATE ROMANE PER…”
In una bella intervista concessa al magazine “IO Donna”, infatti, la Cortellesi ha parlato della genesi del sequel di quello che è stato un vero e proprio campione d’incassi per il cinema italiano, svelando alcuni dettagli della sua Monica, un personaggio certamente eccentrico ma che sotto quella scorza di esplosività nasconde una complessa stratificazione psicologica che strizza pure l’occhio alla situazione delle donne di oggi. “L’ho costruita andando a fare delle interviste nel quartiere Bastogi, chiacchierando con le donne del posto” ha raccontato l’attrice all’edizione web del magazine al femminile, rivelando che alcune delle ‘intervistate’ hanno ispirato i suoi modi di fare e persino l’abbigliamento. “Sono cresciuta in una borgata di Roma più serena e tranquilla del posto che raccontiamo” ci tiene a precisare però, aggiungendo che la sua comicità è necessaria “in situazioni negative e nelle disgrazie rispetto a cose serie, a volte drammatiche”.
E il rapporto sul set con l’altro protagonista del film, Antonio Albanese? La loro è, sin dai tempi della televisione, una coppia collaudata e che nel tempo ha mostrato di poter reggere anche all’impatto del medium cinematografico. Definiti dal magazine come perfezionisti del set e che lasciano zero spazio all’improvvisazione, i due sembrano avere un ottimo feeling: “Con Antonio c’è un’alchimia incredibile: siamo al terzo film insieme e poi ci lega un’amicizia profonda” ha rivelato l’attrice capitolina che ha pure posto l’accento sul fatto che un altro punto in comune con il collega è quello di avere “lo stesso metodo di lavoro”.