Paola Cortellesi è nella copertina dell’ultimo numero del settimanale Grazia, in edicola da questa settimana con una bella intervista a 360°. Dal prossimo 23 gennaio l’attrice sarà nelle sale italiane con il nuovo film dal titolo “Figli”, che racconta delle debolezze dei genitori moderni: particolarmente protettivi, alternativi, litigiosi, spendaccioni ed a tratti surreali: “Io mi sono riconosciuta in tutte le tipologie di genitori messe in scena in Figli. Nei superprotettivi, negli alternativi, negli anti – consumisti, negli iper consumisti. In ciascuno ho trovato qualche mia debolezza, qualche fissazione o regola educativa che ho provato a mettere in pratica con mia figlia Laura, che ha sette anni”, ha dichiarato. Nella nuova pellicola la Cortellesi interpreta Sara, una madre che spera di tornare a lavorare ma non può. Proprio per questo motivo invidia il marito che invece continua a fare il suo mestiere come sempre.
Paola Cortellesi, al cinema con Figli: “In Italia la parità di genere non esiste!”
Proprio dalla trama del film, la riflessione di Paola Cortellesi. “È molto spesso così. Molte donne sono diventate madri e non hanno potuto scegliere: per motivi economici, e anche per motivi di santità. La donna deve rinunciare a tutto e le deve bastare quello che ha. Mi sembra che questa Italia non sia ancora pronta per accettare una reale parità di genere. Anche nei ruoli dentro casa, siamo ancora molto indietro”, confida. Nella vita reale l’attrice è sposata con il regista Riccardo Milani: “Lavorare con mio marito regista è bello, litighiamo come pazzi, è un sodalizio: ci permettiamo confidenze che non ci permetteremmo mai con gli altri sceneggiatori, o con altri registi, diventiamo ridicoli perché combattiamo tanto”, conclude. Recentemente Paola Cortellesi ha ottenuto grande successo con il film “La Befana vien di notte”, diretto da Michele Soavi. Intervistata da MoviePlayer, ha confidato di essere particolarmente grata per l’affetto del pubblico: Mi piace fare cose che siano popolari, che possano piacere a tanti tipi di pubblico: in questo caso sono molto contenta perché ci siamo addentrati in un territorio finora quasi inesplorato, quello del fantasy. Ci siamo dedicati a un pubblico di bambini, che ha amato tantissimo questo film: è grazie a loro che stasera siamo premiati. È stata una grandissima soddisfazione, perché era qualcosa di imponderabile: non sapevamo come sarebbe andata a finire. Ma è andata a finire bene. Perché un tema popolare è un tema universale, così come la risata”.