Paola De Micheli (Partito Democratico), ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è intervenuta nella mattinata di oggi, martedì 20 luglio 2021, ai microfoni di “Coffee Break”, trasmissione in onda su La 7, per fare il punto su una tematica ampiamente dibattuta in questi giorni sui media e anche in seno al Governo Draghi: il Green Pass. La deputata del Pd ha sottolineato di non essersi dimenticata dell’anno e mezzo di sofferenze vissuto da tutti gli italiani e ha consigliato caldamente al Governo di non accettare mediazioni su quest’aspetto: “Non sarà obbligatorio avere il Green Pass in tutte le situazioni, lo sarà solo per accedere ad alcuni luoghi. Non vaccinarsi è possibile, ma si deve avere rispetto nei confronti di tutti gli italiani che si sono vaccinati, i quali sicuramente hanno avuto qualche dubbio, ma lo hanno superato per potere tornare alla vita di prima”.



De Micheli ha poi aggiunto di non intravedere problemi di natura organizzativa e ha evidenziato che non è neppure lontanamente immaginabile l’eventualità di affrontare l’autunno con il rischio che i non vaccinati veicolino il virus e diano il vita a una nuova ondata di pandemia. Pertanto, “il modello francese va bene per cominciare, poi vedremo quale sarà l’evoluzione delle varianti”.



PAOLA DE MICHELI: “GREEN PASS, NESSUNA MEDIAZIONE”

Nel prosieguo del suo intervento a “Coffee Break”, l’ex ministro Paola De Micheli ha ricordato che quando ci fu l’attentato delle Torri Gemelle, datato 11 settembre 2001, sembrava impossibile e scandaloso farsi mettere le mani nella propria valigia dagli addetti ai controlli negli aeroporti, pratica poi divenuta abituale e alla quale ormai non si presta neppure più caso. Un esempio effettuato per dire che anche l’esibizione del Green Pass dovrà divenire una consuetudine radicata nel nostro agire quotidiano.



Infatti, De Micheli ha rammentato che un anno fa, nel maggio del 2020, il Governo cercò una mediazione con le Regioni, autorizzandole ad aperture aggiuntive rispetto a quelle autorizzate da Palazzo Chigi, ma questa scelta “fu un vero disastro: qualcuno si assunse la responsabilità di riaprire le discoteche quando l’Italia non era ancora pronta da un punto di vista sanitario. Le persone vogliono giustamente tornare ad avere una vita normale e non può impedirglielo il fatto che già oggi chi viene ricoverato con la variante Delta non è vaccinato”.