Claudio Regeni e Paola Deffendi: sono i genitori di Giulio Regeni, il giovane ricercatore friulano trovato morto alla periferia del Cairo il 3 febbraio 2016. In questi anni i due, pur straziati dal dolore della morte del figlio, non hanno mai smesso di cercare la verità con estrema dignità. E per raggiungere il loro scopo, ora, a quattro anni dall’uccisione di quel ragazzo italiano che ancora non ha trovato una spiegazione ufficiale, mamma e papà Regeni danno alle stampe un libro intitolato “Giulio fa cose” (Feltrinelli, in libreria il 23 gennaio). La coppia lo presenterà oggi, domenica 19 gennaio 2020, a Che tempo che fa, il salotto di Fabio Fazio su Rai Due, che fin dall’inizio di questa terribile vicenda ha offerto tutto il suo supporto alla causa dei genitori di Giulio. Nel volume i due ricostruiscono questi ultimi 4 anni di battaglia: perché la ragion di Stato non seppellisca la giustizia.
PAOLA DEFFENDI E CLAUDIO REGENI, GENITORI GIULIO VOGLIONO VERITA’
Paola Deffendi e Claudio Regeni, come riportato dall’Ansa, chiedono in questo libro “una verità processuale” sulle torture, i depistaggi, i mandanti e gli esecutori materiali dell’uccisione di loro figlio. I due sono convinti che “su Giulio sono stati violati tutti i diritti umani, compreso il diritto di tutti noi ad avere verità”. I genitori ritengono che nel silenzio della politica gli egiziani abbiano “ucciso cinque innocenti, inventato storie incredibili, falsificato documenti per allontanare i sospetti dai loro apparati”. C’è da dire, però, che la Procura di Roma ha individuato e messo sotto inchiesta 5 funzionari della Nsa, i servizi segreti del Cairo. In ogni caso in questa battaglia di verità i genitori di Giulio Regeni non sono soli: dalla loro, oltre alla maggior parte dell’opinione pubblica silenziosa, c’è la cosiddetta “onda gialla”, quella marea di striscioni, bracciali e testimonianze di ogni tipo a supporto della ricerca della “verità per Giulio Regeni”.