PAOLA EGONU, ADDIO ALLA NAZIONALE

Un nuovo addio alla nazionale di volley per Paola Egonu: le ultime notizie riportano che la fortissima pallavolista avrebbe rinunciato al torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Parigi. I dissapori con il CT Davide Mazzanti sarebbero diventati insanabili: la goccia che ha fatto traboccare il vaso riguarda gli Europei, appena conclusi con l’Italia al quarto posto dopo aver perso semifinale contro la Turchia e finalina contro l’Olanda.



La Egonu, tornata tra le convocate, è stata inizialmente messa in panchina da Mazzanti, a favore di Ekaterina Antropova che gioca nel suo ruolo; così anche contro la Turchia, salvo poi entrare e non uscire più. Daniele Santarelli, fresco campione d’Europa e che la Egonu la conosce bene per averla allenata a Conegliano, ha detto che vederla in panchina fa male; lei, dal canto suo, avrebbe deciso di prendersi un periodo di riposo come emerso dal comunicato della federazione. La verità sarebbe però più profonda: fratture appunto insanabili con l’ambiente sotto forma del CT Mazzanti, che al Preolimpico potrebbe anche essere all’ultimo giro di giostra.



I DUBBI SULLA VICENDA

Per quanto riguarda la vicenda di Paola Egonu e del suo addio alla nazionale di volley femminile, in queste frenetiche ore ci sono a dire il vero delle voci contrastanti: parte della stampa parla appunto di decisione sua, altri invece sostengono che sia stato lo stesso Mazzanti a non convocarla, preferendo puntare su altre giocatrici (Antropova in primis, come già visto nel corso degli Europei appena terminati).

La Egonu, che tornerà in Italia dalla prossima stagione per giocare con il Vero Volley Milano, non è nuova agli addii alla nazionale: lo scorso ottobre aveva scelto di non indossare più la maglia azzurra perché stanca di tutte le critiche ricevute, accusando il nostro Paese di essere razzista. Evidentemente, e lo diciamo con tutto il rispetto possibile, ci sono anche delle fragilità caratteriali per il nostro opposto; vedremo comunque come si risolverà questa vicenda.