Attesa al Festival di Sanremo 2023, Paola Egonu nella sua ultima intervista a Vanity Fair ha lanciato accuse pesanti nei confronti del suo paese, Cittadella, per alcuni episodi di razzismo nei suoi confronti e di tutte le persone che hanno il colore della pelle diversa. Ma il sindaco della cittadina veneta, in quota Lega, non ci sta e, infatti, tramite i microfoni del Gazzettino replica punto per punto alle dichiarazioni della campionessa di pallavolo. «Paola Egonu è una grande campionessa e mi complimento con lei», esordisce Luca Pierobon.



Poi afferma di non voler entrare nel merito di quanto raccontato da Egonu nell’intervista, ma ci tiene a fare una precisazione: «Non entro nel merito di quanto ha raccontato nell’intervista, non mi va però che per l’ennesima volta il nome di Cittadella venga associata agli aspetti così negativi che descrive». Il primo cittadino, dunque, evidenzia che la situazione a Cittadella, così come in tutta la regione, non è quella riportata dalla pallavolista nella sua intervista. «Cittadella, i luoghi contermini, il Veneto, non sono terre di razzisti. È ora di finirla. Qui si accolgono immigrati, eccome! Chi vuole integrarsi lo può fare».



SINDACO DI CITTADELLA VS PAOLA EGONU “QUANDO CI SONO SOLDI, I PRINCIPI…”

Paola Egonu ha vissuto a Cittadella con il padre, che prima di arrivare in Italia faceva il camionista in Nigeria, la madre infermiera e ai due fratelli. Alla 24enne il sindaco di Cittadella vuole rivolgere un invito. «Visitiamo assieme il camminamento di ronda, borghi e frazioni, andiamo a pranzo, giriamo tra la gente, nei negozi e vedrà, e non perché ora è conosciutissima, che non c’è nessun problema quando tutti si comportano bene», dichiara il sindaco Luca Pierobon. «Non nego ci siano episodi e avvenimenti, compiuti da stupidi, a sfondo razzista che vanno assolutamente e pesantemente perseguiti», ci tiene a precisare. D’altra parte, specifica che «da qui a fare di tutta un’erba un fascio però ce ne passa». Tornando, quindi, a Paola Egonu: «Paola, da campionessa ha un ruolo importante e un’ampia visibilità, spiace continui a usarla per criticare facendo passare tutti i cittadini di qui come razzisti. Attraverso lo sport è una ambasciatrice». Per concludere, rifila una stoccata alla campionessa: «Mi chiedo, allora, perché attualmente giochi con un contratto milionario in Turchia, dove non mi sembra che, a cominciare dai diritti delle donne, siano campioni di democrazia. Forse si mettono questi principi da parte quando si ha a che fare con tanti soldi?».

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