Paola Ferrari, nota giornalista sportiva di casa Rai, è stata ospite questa mattina del programma di Rai Due, I Fatti Vostri. Nel consueto caffè quotidiano, la conduttrice ha esordito in maniera ironica: “Il Comitato in realtà non mi ama (riferendosi a Michele Guardì ndr), in 30 anni che facciamo televisione non ci siamo mai incontrati, è un adorabile bugiardo”. Si parla quindi dei suoi esordi, avvenuti nel centralino di un programma di Enzo Tortora: “Lui mi ha salvato, ho avuto un’infanzia un po’ complicata, tutte le insidie che poteva avere una ragazza e con lui ho visto una strada, l’abbiamo seguita per un periodo insieme, siamo sempre stati insieme dal punto di vista lavorativo fino al suo arresto, io sono sempre stata pazza, ribelle e lui mi ha aiutato”.
“Ero già appassionata di calcio? Assolutamente sì, io ho cominciato ad andare allo stadio con mio papà, lui tifava Inter e voleva che fossi interista mi aveva messo un poster di Boninsegna in camera, poi in un derby vidi Rivera e tifai Milan, e allora mio padre, che ha 92 anni, è ancora arrabbiato adesso”. Si parla poi di una storica trasmissione sportiva di casa Rai, leggasi 90esimo minuto: “Sono stata la prima donna a condurlo – spiega Paola Ferrari a I Fatti Vostri – ma la mia prima emozione è stato il mio primo collegamento, fui la prima donna a dover fare il servizio della partita. Ebbi un vero attacco di panico, non sentivo più le mani, un formicolio totale, non mi ricordavo più come mi chiamassi, non potevo più andare in onda, il terrore. Avevo paura, però poi mi sono detta che bisogna lavorare e superare le nostre paure”.
PAOLA FERRARI: “PAOLO ROSSI? UN GRANDE DOLORE, CI CONOSCEVAMO DA RAGAZZI”
Sul fatto di aver lavorato in un mondo di maschi: “Io li tengo molto a bada, sfatiamo questo luogo comune che i maschi fanno sempre la guerra alle donne, tante volte son le donne che ci fanno più guerra, ho tanti amici e colleghi a cui voglio bene e con cui lavoro molto bene”. Su Paolo Rossi: “Grande dolore – spiega Paola Ferrari – noi ci conoscevamo da ragazzi, credo che se ne sia andato troppo presto ma da uomo felice perchè aveva una compagna che lo amava follemente e lui aveva appena vissuto il re-matrimonio e poi dopo pochi giorni si è scoperta la sua malattia, ma era un uomo felice, trasmetteva semplicità, ancora adesso non riesco a capacitarmi che non ci sia, una persona unica, lo è stato davvero”.
Sull’esperienza a Ballando: “Eravamo imbranatissimi, uno stoccafisso, non sono portata, io ballo in discoteca”. Infine sui figli che hanno una chat ‘no mamma’: “L’ho scoperta – ha spiegato Paola Ferrari – per tagliarmi fuori. Sono abbastanza severa, io con te sarei tremenda – si rivolge a Salvo Sottile, il conduttore – sono pericolosa attenta”.