«Io ho denunciato Twitter». A svelare il retroscena è Paola Ferrari, ospite oggi de La Vita in Diretta nel dibattito sull’attualità e il gossip. La giornalista sportiva, infatti, ha detto la sua sugli haters. «È l’aspetto peggiore della nostra epoca, questo odio social, questa violenza che abbiamo dentro e trasmettiamo alle persone. Sembra che più sei cattivo, più sei forte». Poi Paola Ferrari ha parlato della sua esperienza con il social: «Io sono stata la prima 15 anni fa a denunciare Twitter, quindi sono andata alla sede in California e l’ho denunciata, ma non è successo nulla».
La battaglia di Paola Ferrari però non si è mai fermata, ha solo cambiato strada: «Bisogna insegnare ai ragazzi ad accettarsi, a portare esempi positivi e far capire che chi insulta non vale nulla. Bisogna raccontare le storie per capire che non si è soli. Ricordiamo che ci sono mezzi legali, azioni legali, si possono fare».
PAOLA FERRARI, DAI CORI ANTI NAPOLI AGLI INFLUENCER
Paola Ferrari a La Vita in Diretta ha parlato anche della polemica per i cori contro Napoli allo stadio. «Mi fa schifo! Lo dico forte. Devo dire che sul campo di calcio i giocatori, a parte casi rarissimi, hanno comportamenti anti razzisti. Anche la Federcalcio con dei progetti in qualche modo stigmatizza sempre, ma c’è sempre qualche cretino che continua con queste storie. Basta! Non ne possiamo più». Nel corso della puntata si è parlato anche degli influencer e dei personaggi famosi che ostentano la loro ricchezza sui social: «Vengono criticati molto alcuni influencer per il loro ostentare. Puoi avere più fortuna degli altri, ma essere più educato… Chiara Ferragni? Non parlo di lei, che è una grande imprenditrice e ha aperto una strada, a me piace molto. Parlo in generale, ostentare troppo le fortune che hai». Per Paola Ferrari gli influencer sono come pagine pubblicitarie e la Mostra del Cinema di Venezia non fa eccezione: «Il Festival di Venezia è bello anche perché è un mix, ma dico a Barbera di invitarne meno…».